I quattro sindaci eoliani e gli albergatori sono in fermento per i nuovi tagli nei trasporti marittimi. Lipari e Stromboli sono ancora piene di turisti, ma le corse degli aliscafi sono state ridotte. Per raggiungere l’isola c’è solo una corsa mattutina e una pomeridiana. Idem per Panarea, Filicudi e Alicudi. Da metà settembre difatti sono scattate le corse invernali e addirittura da ottobre saranno ulteriormente ridotte da Milazzo e tagliate anche alcune corse delle navi da Milazzo e da Napoli.
«L’assetto complessivo dei collegamenti – dicono i sindaci Clara Rametta, Riccardo Gullo, Domenico Arabia e Giacomo Montecristo che hanno tenuto un consiglio congiunto a Malfa – penalizza ancora una volta i cittadini eoliani, privilegiando l'attenzione al risparmio economico nella gestione dei servizi, mettendo quindi in secondo piano l’esigenza di alleviare i disagi delle persone che vivono e lavorano sulle isole minori. Come per la sanità si è concordato sull’opportunità di consolidare le interlocuzioni già avviate col Governo nazionale, chiamato adesso a osservare i principi sanciti dall'articolo 119 della Costituzione, recentemente modificato per riconoscere le peculiarità delle isole e il superamento delle condizioni di svantaggio derivanti dall’insularità. In particolare - continua la nota -, si chiederà al Governo di mantenere invariati i collegamenti essenziali garantiti dallo Stato, integrando le risorse necessarie, e di non sostituirli nemmeno parzialmente con i collegamenti integrativi a contributo regionale».
«Il tutto - puntualizzano anche i consiglieri - con l’obiettivo di definire un piano dei trasporti che risponda alle reali esigenze di mobilità e di sviluppo delle comunità locali, evitando che queste debbano invece essere subordinate a quelle di bilancio. L'interlocuzione con le amministrazioni comunali dovrà essere garantita sia nella fase di pianificazione, sia nelle fasi di monitoraggio, controllo e vigilanza, così da poter verificare ed incidere sulla quantità e qualità dei servizi offerti».
«La Regione Siciliana proroghi senza ulteriori indugi i servizi integrativi regionali che collegano le Eolie, le Egadi e Ustica alla terra ferma e convochi i sindaci delle isole minori», anche Christian Del Bono, presidente Federlaberghi, rincara la dose «chiediamo alla Regione – dice - di prorogare senza ulteriori indugi i servizi integrativi regionali che collegano via mare le isole minori alla terra ferma. In atto, tanto i residenti e i pendolari quanto chi desideri visitare le Eolie, le Egadi e Ustica, a partire dal primo ottobre, si ritrova con un numero di corse disponibili più che dimezzato. In attesa che vengano assegnati i servizi regionali previsti dai nuovi bandi, non si ancora infatti proceduto alla proroga di quelli vigenti. L’attuale proroga - perché pur sempre di proroga si trattava - scade infatti il 30 settembre. Ma chi prenota la propria vacanza in un’isola, lo fa pianificandola in funzione dei mezzi di trasporto disponibili. E se questi non sono sufficienti o adeguati è costretta a rinunciare o a trascorrere una notte altrove. Ancora più grave i disagi a carico del turismo organizzato – particolarmente importante nei mesi di settembre e ottobre – alle prese con gruppi di persone, orari e coincidenze che non necessariamente risultano utili a raggiungere le isole in giornata». «È inconcepibile - sottolinea Del Bono - dover sempre arrivare a ridosso delle scadenze, nonostante le puntuali e reiterate segnalazioni. Le strutture regionali competenti intervengano con urgenza per porre rimedio e limitare i danni. Questo disagio si somma a quelli già evidenziati - tanto da noi quanto dai sindaci delle isole minori - che hanno portato le Eolie a non avere mezzi sufficienti nella seconda metà di settembre; ad inaccettabili paventati tagli e ad aumenti tariffari sui mezzi SNS a sovvenzione statale; e al depauperamento di alcuni servizi importanti a valere su quelli regionali (come ad esempio, la disponibilità del mezzo di riserva e i benefici previsti dalla ex Liberty Card per i pendolari). Per tutti questi motivi, è importante che il nuovo Governo, tanto a Palermo quanto a Roma, incontri i Sindaci e i rappresentanti delle categorie interessate per porre urgente rimedio a disagi e disservizi che non fanno altro che aumentare il divario delle isole minori rispetto ai territori della terra ferma in spregio a quanto previsto dalla Costituzione e dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea».
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