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Isole di Sicilia: ripartono le navi, ma i sindaci e gli albergatori chiedono chiarimenti

I Comuni vogliono conoscere quali rotte saranno coperte e con quali mezzi

Il porto di Lipari (foto Notiziarioeolie.it)

Nelle isole di Sicilia, dopo la controversia, ripartono le navi, ma i sindaci e gli albergatori si appellano al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò per avere chiarimenti. La nota è stata firmata da Domenico Arabia, Fabrizio D’Ancona, Francesco Forgione, Riccardo Gullo, Filippo Mannino, Salvatore Militello, Giacomo Montecristo, Clara Rametta, rispettivamente sindaci di Santa Marina Salina, Pantelleria, Favignana, Lipari, Lampedusa e Linosa, Ustica, Leni e Malfa.

«Ancora oggi – hanno esordito il coordinatore Riccardo Gullo e in colleghi - non chiariscono quali rotte saranno coperte e con quali mezzi, si chiede di voler notiziare circa i particolari operativi della soluzione adottata, che sarebbe auspicabile definire in tutti i suoi dettagli in apposite riunioni operative».

In particolare, prosegue la nota, «si chiede, nelle more dell’attuazione della predetta soluzione concordata, di voler specificare, al fine di poter rassicurare queste comunità quasi tutte fortemente danneggiate e provate dai disagi causati dall’interruzione dei collegamenti navali integrativi, se l’accordo prevede il totale e immediato ripristino dei mezzi impiegati e delle corse sospese».

I sindaci parlano di «danno alle comunità delle isole siciliane conseguente alla impossibilità di individuazione di un gestore per i collegamenti marittimi più volte verificatesi nell’ambito della Regione Siciliana» e comunicano di avere deciso di «rivolgersi all’Agcm, Autorità garante della concorrenza e del mercato, per segnalare i diversi tentativi di affidare mediante gara o altro tipo di procedure ristrette o negoziate i collegamenti marittimi che non hanno registrato alcuna partecipazione, ciò al fine di comprenderne le ragioni ed attuare quanto necessario affinché tali fenomeni, che si riflettono negativamente sulla vita economica e sociale degli abitanti delle isole di Sicilia, possano trovare una soluzione».

I sindaci hanno quindi richiesto «un urgente riscontro al fine di poter disporre delle necessarie informazioni istituzionali riguardanti i collegamenti marittimi per poter assicurare la popolazione in merito al ripristino dei collegamenti integrativi, scongiurare ulteriori danni sociali ed economici dopo quelli subiti dai collegamenti “a libero mercato” e l’interruzione totale degli stessi servizi».

Sulla stessa lunghezza d’onda Federalberghi isole di Sicilia. Il presidente Christian Del Bono «attende di verificare assetti, mezzi e tariffe e chiede tavolo tecnico per tarare soluzioni a esigenze locali». Si tratta, dice, di un «accorpamento di questi a quelli gestiti dalla convenzione statale, per un periodo di almeno 12 mesi. Prendiamo atto di quello che sembrerebbe essere l’uovo di colombo rispetto a una tira e molla che si protrae ormai dal 2020 e che ha arrecato non pochi disagi e danni alle comunità micro-insulari. Prima di cantare vittoria però aspettiamo di valutare quali saranno gli assetti stabiliti, i mezzi impiegati e le tariffe applicate. Occorre, infatti, che le somme stanziate siano tali da ripristinare anche tutte le corse operate a mezzo navi ro pax. Così come dovranno coprire i maggiori costi e quindi far rientrare gli scellerati aumenti tariffari sui mezzi statali (navi e aliscafi) subiti a partire dal giugno 2022».

Per Del Bono «occorre, inoltre, immaginare una migliore attuazione delle modalità attraverso le quali risarcire chi, in questi mesi, ha effettivamente pagato i maggiori importi sui beni essenziali a seguito degli aumenti tariffari sui mezzi che trasportavano in particolare infiammabili, ossigeno, carburanti ecc. Lo stesso ragionamento vale per il primo decreto assessoriale Aricò attraverso il quale erano previste delle agevolazioni per i pendolari; queste andrebbero estese ad altre categorie di utenza per evitare disparità di trattamento».

Anche gli albergatori giudicano «fondamentale la convocazione, da parte dell’assessore Aricò, di un tavolo tecnico regionale che, alla presenza del ministero, dei sindaci e degli stakeholder locali, possa affrontare e trovare soluzioni da tarare sulle effettive esigenze delle comunità locali».

Foto notiziarioeolie.it

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