Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Da Taormina l'annuncio del ministro Bernini: «Giulia Cecchettin avrà la sua laurea in Ingegneria»

Una foto di Giulia Cecchettin estrapolata dal volantino digitale condiviso nei giorni scorsi dalla sorella sul suo profilo instagram. INSTAGRAM / SIDEREALFIRE +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

«Ho impressa l’immagine di Giulia attaccata all’albero con i suoi pupazzetti. Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in Ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi. È già dottore, manca solo la formalità. Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare». È quanto ha detto il ministro dell’Università, Annamaria Bernini, intervenendo al meeting di Forza Italia in corso a Taormina. A lanciare la proposta era stato, sempre a Taormina, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo il quale «questa drammatica vicenda che ha colpito tutti noi per l’efferatezza dell’omicidio si conclude tragicamente per una ragazza che si stava per laureare. Io credo che dovremmo darle una laurea honoris causa». Tajani ha preso un'altra iniziativa. «Ho deciso di dedicare a Giulia - ha detto - una serie di borse di studio agli studenti stranieri che vengono a studiare in Italia e sognano quello che sognava Giulia». Il ministro ha chiesto alla platea di Taormina di rimanere in piedi mentre faceva questo annuncio. Prima di intervenire a Taormina, Tajani si era espresso su X (ex Twitter): «Ringrazio gli inquirenti - aveva scritto - per il lavoro che ha portato all’arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere». Poi, a margine del meeting di Forza Italia, ha anche detto che «grazie all’arresto europeo il ragazzo potrà essere affidato in pochi giorni alle forze dell’ordine e alla giustizia italiana per subire un giusto processo». L’arresto è avvenuto «grazie al lavoro di coordinamento tra le nostre forze dell’ordine e quelle tedesche», ha aggiunto il ministro. Annamaria Bernini ha affrontato anche il tema della violenza sulle donne. «Noi - ha detto a Taormina - siamo tutti Giulia. Non esistono leggi che possano cambiare questo atteggiamento verso le donne. Lui non voleva che Giulia spiccasse il volo, non voleva che facesse quello che lui non era in grado di fare. Contro la violenza sulle donne ci vuole educazione, non è più un fatto penale: serve un rafforzamento della prevenzione, più che l'aspetto sanzionatorio». Lo stesso Tajani ha voluto guardare al fenomeno dei femminicidi. «Questa vicenda - ha premesso - deve farci riflettere sulla questione dei femminicidi. Tra pochi giorni sarà la giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne e noi illumineremo la Farnesina di arancione per dare un segnale di attenzione, ancora di più dopo quello che è accaduto in Veneto». «Noi abbiamo lavorato tanto - ha aggiunto Tajani -. Ci siamo impegnati sia al governo che in Parlamento per avere delle norme che finalmente blocchino questa mattanza di donne vittime innocenti delle follia degli uomini. Come uomo chiedo scusa a tutte le donne, a cominciare da mia moglie e da mia figlia per quello che fanno gli uomini. Bisogna cominciare a fare capire anche alle famiglie che non ci sono persone di serie A e di serie B». E ricorda quando inflisse da presidente del Parlamento europeo «una pena dura» a un deputato europeo che aveva detto che le donne «sono esseri inferiori». E ha concluso dicendo che «bisogna dare dei messaggi perché quando un bimbo cresce non può pensare di essere superiore alla sorella, anche noi genitori dobbiamo essere un po' più attenti».

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