«Vorrei ricordare all’onorevole Gasparri che la Democrazia Cristiana non è un partito siciliano, ma nazionale ed è presente ormai in tutte le regioni». Lo dice il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro.
«La Dc in Sicilia - aggiunge - è certamente, ormai, una forza affermata e ringrazia il presidente Schifani per la sua sensibilità e il suo intuito politico nell’averci invitato a fare la lista insieme per le elezioni europee. Ci sembra, però, di cogliere malumori e qualche preoccupazione da una parte della classe dirigente di FI siciliana. Le dichiarazioni dell’onorevole Gasparri e di altri leader di FI rilasciate a Taormina ne danno e lasciano traccia».
«Consci di quanto per la Dc sia importante la serenità della coalizione e il sentirci a casa nel Ppe - conclude l’ex presidente della Regione -, non vogliamo essere sopportati e, tantomeno, essere motivo di preoccupazione».
Sull’accordo fra Schifani e Cuffaro, ieri, il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, a margine della convention di Forza Italia a Taormina, aveva detto che «se la vedranno in Sicilia i nostri dirigenti, noi ci presentiamo come Forza Italia-Ppe Berlusconi, quello è il nostro simbolo, non lo cambieremo e non faremo aggiunte».
Oggi il coordinatore di Fi in Sicilia, Marcello Caruso, a Taormina parla a sua volta del partito. «Dove va Forza Italia in vista delle europee? Forza Italia - dichiara Caruso - parte da Forza Italia. Certo, non siamo un partito chiuso, siamo un partito che ascolta. Ma non siamo un autobus, non accoglieremo chi pensa di potere salire e scendere senza suonare il campanello».
In alto Cuffaro e Gasparri in una foto del 2008
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