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Le Eolie si preparano all'arrivo dei migranti, il sindaco Gullo cerca locali per ospitarli

Dopo la proroga dello stato di emergenza per i flussi migratori, il Comune si attiva per reperire immobili da destinare all’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale

Alcuni gruppi di migranti sono in arrivo anche alle Eolie. Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo ha emesso un avviso pubblico per il reperimento di immobili da destinare all’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sul territorio comunale.

«Con la delibera del consiglio dei ministri del 5 ottobre 2023 - spiega il primo cittadino eoliano - tramite cui è stato prorogato per sei mesi lo stato di emergenza sull’intero territorio nazionale, in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo, c’è questa esigenza cui occorrerà al più presto da delle risposte…».

I precedenti

Le Eolie non sono nuove agli sbarchi di migranti. Il 6 settembre 2017 il primo sbarco di migranti a Lipari. Arrivarono in 44 stranieri nella spiaggia di Bruca-Fontanelle (nella foto notiziarioeolie.it). A bordo del gommone ritrovato nella caletta di Lipari c’erano sette bambini e otto donne, di cui una incinta, provenienti dall’Iraq. Il gommone venne avvistato intorno alle sei del mattino da una barca di pescatori che immediatamente avvertì le forze dell’ordine. Intervennero le motovedette della Capitaneria di porto e i carabinieri della compagnia di Milazzo. I migranti erano bloccati sulla spiaggia di una delle calette raggiungibile solo via mare. La guardia costiera li recuperò trasferendoli al porto e sottoposti ai controlli sanitari di rito da parte del 118. E successivamente trafseriti a Messina per le procedure identificative. Il 14 ottobre del 2017 ne arrivarono centodiciannove, tra siriani ed iracheni. Sbarcarono nelle prime ore nell'Isola di Lipari, da un veliero di una ventina di metri, l'Inktuis salpato da Istanbul. Guardia costiera, guardia di finanza e carabinieri avviarono le ricerche dei quattro scafisti. Un centinaio furono recuperati. L'imbarcazione, dopo essere transitata dallo Stretto di Messina approdò a due passi dalla spiaggia sottostante le terme di San Calogero. I quattro scafisti abbandonarono il veliero alla deriva e si allontanarono con un gommone. Una trentina raggiunsero la spiaggia. Il veliero venne rimorchiato dalle motovedette fino al porto di Pignataro. Dopo la prima accoglienza a distanza diu qualche giorno vennero trasferiti in altra sede.

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