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Corruzione, Croce lascia la carica di consigliere comunale di Messina

L'ex assessore regionale ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili «per motivi strettamente personali». Il presidente della Regione lo aveva già rimosso dal ruolo di responsabile della struttura contro il dissesto idrogeologico della Sicilia

Maurizio Croce

Maurizio Croce si è dimesso da consigliere comunale a Messina. Croce si trova agli arresti domiciliari dopo un’inchiesta della Procura con l’accusa di corruzione. Il politico ricopriva anche il ruolo di responsabile della struttura contro il dissesto idrogeologico della Sicilia, il governatore Renato Schifani l’ha rimosso e sostituito col il dirigente Salvo Lizzio.

Croce, ex assessore regionale, ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili «per motivi strettamente personali» al presidente del Consiglio comunale di Messina, Sebastiano Pergolizzi, al segretario generale, Rossana Carrubba, al sindaco Federico Basile, e al direttore generale, Salvo Puccio.

Nelle scorse ore il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, aveva firmato il provvedimento di accertamento della sospensione di diritto dalla carica di consigliere, ai sensi del d.lgs. n.235/2012 a seguito dell’invio, da parte della Procura dell’ordinanza emessa il 4 marzo dal Tribunale di Messina che ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Croce.

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