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Stromboli di nuovo devastata dal maltempo: piomba sull'isola il nuovo capo della Protezione civile nazionale

Vertice sugli ultimi due anni di continue emergenze. Il sindaco Gullo chiede tempi più previ per gli interventi

La riunione di Stromboli con il nuovo capo della Protezione civile nazionale Ciciliano

A Stromboli, dopo la recente bomba d’acqua che ha messo nuovamente in ginocchio l’isola, soprattutto nel borgo di Piscità, prima visita del nuovo capo della Protezione nazionale, Fabio Ciciliano, il quale ha tenuto una riunione tecnica-operativa con il sindaco Riccardo Gullo, il vicario del prefetto Patrizia Adorno, le forze dell’ordine, le autorità di Protezione civile del territorio e i centri di competenza.

Tema dell’incontro le emergenze vissute da Stromboli in questi due anni: l’alluvione del 2022, collegata al versamento dei detriti avvenuto durante la pioggia del 18 agosto scorso, e gli eventi vulcanici che hanno determinato i vari passaggi di allerta degli ultimi mesi.

Gullo ha sottolineato l’urgenza di snellire i tempi delle procedure necessarie per mettere in sicurezza l’abitato di Stromboli: a fronte dei finanziamenti stanziati per l’emergenza 2022, infatti, le opere di sistemazione dei torrenti sono vincolate all’attesa dei pareri di valutazione di incidenza ambientale che richiedono tempi troppo lunghi, non compatibili con interventi emergenziali.
«Se non riusciamo ad avere una deroga sui tempi per ottenere le valutazioni di incidenza ambientale, necessarie in un territorio vincolato come il nostro per via della riserva naturale orientata in cui ricade, non riusciremo a realizzare le opere prima dei soliti 3 anni necessari per le opere pubbliche. Questo non è assolutamente compatibile con situazioni di emergenza alle quali purtroppo siamo continuamente esposti».

L’appello di Gullo, già manifestato nelle precedenti occasioni istituzionali, è stato accolto e condiviso da tutte le autorità presenti, in considerazione della specificità dell’isola, dove un vulcano attivo viene costantemente monitorato e seguito dalla comunità scientifica con un sistema di allertamento tra i più avanzati del mondo.

Collegato, in videoconferenza, anche il capo regionale della Protezione Civile Salvo Cocina, che ha esposto il lavoro di implementazione del sistema di Early-warning sul quale la Regione si sta impegnando. Confermato anche l’intervento di sistemazione dei sentieri di accesso ai crateri e delle vie di fuga in quota, programmato in queste settimane e fortemente voluto da Gullo, che dovrebbe essere realizzato dall’ente gestore della riserva a partire dai primi giorni di settembre.

Foto Notiziarioeolie.it

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