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La società Stretto di Messina chiede più tempo sul Ponte, il Comitato dei no: smascherato il grande bluff

la decisione motivata dall’eccezionale rilevanza dell’opera. Ciucci: «Servono altri rilievi». Niente avvio dei lavori per estate

Si allungano i tempi per l’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto. La società Stretto di Messina ha chiesto al ministero dell’Ambiente una sospensione di 120 giorni per rispondere alle oltre 200 domande di chiarimento poste dalla commissione Via-Vas sul progetto dell’opera.
Il Mase aveva presentato le sue osservazioni il mese scorso e la società avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni, quindi entro fine maggio, salvo una proroga, che oggi è stata chiesta. La documentazione sarà ora consegnata entro settembre prossimo. Per cui salta l’obiettivo di far partire i cantieri del Ponte entro l’estate, come aveva auspicato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

«Conto che entro i 30 giorni la società Stretto di Messina dia le risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri: l’obiettivo, lo ribadisco, è arrivare all’avvio dei lavori entro l’estate 2024», aveva detto il ministro all’indomani della richiesta del Mase ad aprile.
La società Stretto di Messina, nell’ambito della procedura in corso di valutazione di impatto ambientale, di concerto con il contraente generale Eurolink, «ha ritenuto opportuno di richiedere al Mase, una sospensione di 120 giorni dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta che, con i nuovi termini temporali, sarà consegnata entro metà settembre 2024», ha spiegato in una nota la società.
«La decisione è motivata dalla eccezionale rilevanza dell’opera e riflette la volontà e il massimo impegno della società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione Via e Vas del Mase», ha detto l’amministratore delegato, Pietro Ciucci, spiegando che «alcuni approfondimenti prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, ai quali la società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa».
Le osservazioni del Mase riguardano in particolar modo l’impatto ambientale ma anche l’analisi dei costi e dei benefici e la gestione dei cantieri, viene poi richiesto «un quadro aggiornato e congruente» sulle «condizioni di pericolosità da maremoto».
E dopo la richiesta della società di un tempo maggiore, le opposizioni attaccano. «È una brutta notizia per Salvini che sul ponte ha incentrato la sua campagna elettorale nel Sud, ma una buona notizia per chi davvero ha a cuore il Mezzogiorno», afferma Sandro Ruotolo, candidato del Pd nella circoscrizione meridionale.
Per il M5S Salvini è «peggio dell’ingegner Cane», il personaggio dell’attore Fabio De Luigi che tra una gag e l’altra ambiva a costruire il ponte sullo Stretto. «Il ministro che doveva aprire i cantieri tra tre mesi oggi si scontra con le sue promesse farlocche», accusa il Movimento.
Per il comitato «Invece del ponte-Cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto»: Il «grande bluff è stato smascherato, questo ponte è irrealizzabile, il re è nudo, oggi la SdM lo ha certificato», afferma.

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