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Alle Eolie torna il capodoglio «Ciccio»

È stato avvistato nel mare di Filicudi ed è uno dei 60 esemplari censiti da Filicudi Conservation

Alle Eolie è tornato il capodoglio «Ciccio». Lo ha reso noto Monica Blasi, presidente di Filicudi Conservation e fondatrice del mini ospedale per curare oltre ai capodogli anche tartarughe e delfini. È stato avvistato nel mare di Filicudi nel corso di una delle tante spedizioni in barca con gli appassionati vacanzieri che si divertono ad incontrare ed a giocare anche con i delfini, sempre più presenti nell’Arcipelago. Ma anche a soccorrere soprattutto tartarughe sovente ferite da natanti o in fin di vista per plastica e lenze.

«Ora – dice la biologa romana - la sorpresa, passa lui! Una nostra vecchia conoscenza: Ciccio. Il capodoglio è già passato diverse volte dalle isole Eolie ed è uno dei capodogli foto identificati nel nostro catalogo di circa 60 esemplari». I capodogli del resto nell’arcipelago sono di casa. L’associazione «Filicudi Wildlife Conservation», porta avanti il progetto «Capodeolo» col quale sono stati raccolti diversi dati sulla specie e sulle minacce alle quali vanno incontro durante il loro passaggio alle isole. In particolare, sulle minacce alle quali vanno incontro durante il loro passaggio alle Eolie.

«Ottobre - afferma la biologa Monica Blasi, fondatrice dell'associazione e del Pronto soccorso tartarughe marine di Filicudi - è, da sempre, il mese dei capodogli alle Eolie. Diversi gruppi di questi cetacei, tra maschi adulti solitari, giovani maschi e femmine, con i loro piccoli, attraversano queste acque durante le loro rotte migratorie nel Mediterraneo. Qui si nutrono di calamari mesopelagici che pescano nelle aree di canyon e di scarpata raggiungendo anche i 2.000 metri di profondità compiendo apnee anche di 45 minuti. L'area eoliana è una delle aree più importanti nel Tirreno per questa specie e, potenzialmente, potrebbe rappresentare non solo un habitat alimentare ma anche riproduttivo per questa specie».

Foto notiziarioeolie.it

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