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Lipari, fiume di fedeli per il patrono San Bartolomeo: apprensione per una turista colta da malore

Per il patrono San Bartolomeo processione con un fiume di gente che ha riempito il corso Vittorio Emanuele. Evento spettacolare ed emozionante. Con attimi di apprensione per unta turista che ha avuto un malore. Ma la macchina dei soccorsi ha funzionato divinamente e pur tra due ali di folla l’ambulanza è giunta tempestivamente e lìha trasportata al pronto soccorso. San Bartolomeo è costantemente connesso con isole Eolie.
Fin dai tempi remoti c’è stato sempre un segnale potente e gratuito. Senza interruzioni.
La religione eoliana fatta di chiese e di clero, di Statue Santificate e di popolo fedele ha riempito l’imponente Cattedrale. La Santa Messa in onore del patrono è stata celebrata da Sua Eccellenza Anthony Randazzo, giunto dall’Australia, in rappresentanza dei 40 mila eoliani fino alla quarta generazione, insieme all’arcivescovo Giovanni Accolla, al vice Cesare Di Pietro ed ai parroci isolani.
Al gran completo i quattro sindaci eoliani, le autorità militari e civili. Poi la processione fino alla piazza con una presenza umana oltre i limiti. Un seguito immenso con chi prega e chi canta. Piedi nudi accanto a luccicanti mocassini modaioli. Tutto fa storia per conservare i ricordi di un grande momento che accomuna tutti per credere al grande miracolo della pace non solo in terra eoliana che avvicina anche la terra lontana.
“Il 24 agosto – ricorda monsignor Gaetano Sardella, decano dei sacerdoti - è la festa ufficiale (istituita dalla Chiesa tra il VI e il VII secolo) del Santo Patrono di Lipari e Protettore delle Isole Eolie, ma i festeggiamenti in suo onore sono ben 4. La prima ricorrenza è quella che si svolge il 13 febbraio (per la prima traslazione del Corpo), la festa cosiddetta di “San Bartolo dei pescatori”. In questa occasione si svolge una specie di asta dello stendardo tra le diverse famiglie di pescatori, quella che se lo aggiudica, conserva e porta lo stendardo durante la processione, sino all’anno successivo”.
Poi c’è la festa del 5 marzo (su richiesta dei contadini che nel 1823 scamparono alla pestilenza) che è la festa di San Bartolo dei contadini. Questa data è legata ai i miracoli attribuiti al Santo, durante la carestia del 1824, facendo approdare a Lipari, un vascello carico di grano. In questo modo gli abitanti hanno avuto modo di sfamarsi, evitando morte certa. Da qui l’idea di costruire il Vascelluzzo in argento, con tante spighe di grano.
Il Santo, inoltre, ha evitato alla popolazione di Lipari il pericolo del terremoto che, nel 1894, ha colpito la Calabria meridionale e la Sicilia, per questo una terza festività si svolge il 16 novembre (per lo scampato pericolo del terremoto nel 1894): San Bartolo dei terremotati.
Anche se i danni del terremoto non furono ingenti, tuttavia la contrada di Marina Lunga venne quasi sommersa da un maremoto e per questo motivo la processione di questa ricorrenza si spinge fino a lì.
La festività del 24 agosto è la ricorrenza più celebre anche perché cadendo in un periodo dell’anno favorevole alle vacanze estive, attira moltissimi turisti, ma anche gli abitanti delle altre isole dell’arcipelago eoliano.
Nella stessa serata Marina Corta nella piazza della movida gli eoliani e i tanti turisti hanno anche ricordato Lucio Dalla, il cantore che amava l’isola.
Lo ha fatto Lidia Schillaci, la cantante palermitana, insieme alla sua band. Lo spettacolo è stato organizzato dalla giunta Gullo. Lucio Dalla andava spesso in vacanza nell’isola e per anni ha suonato in giro per le Eolie insieme agli artisti locali: nel 1987 ci fu un concerto con Dalla alle Cave di Pomice che lo stesso Dalla definì tra i suoi concerti più belli ed emozionanti. Arrivato a Lipari insieme agli Stadio durante la tournée ecologica in difesa delle acque che era iniziata il 6 agosto da Olbia, dopo aver navigato da un punto all’altro il Mediterraneo attraccando nelle località più suggestive e affascinanti, arrivano il 18 agosto a Lipari, dove si esibiscono sul palcoscenico ricavato dalle miniere di pietra pomice.
Tutto il versante bianco dell’isola era illuminato da fiaccole che accompagnavano gli spettatori fino al grande basamento incavato nella montagna. Tanta era la luce che dal mare si potevano distinguere le barche che, partendo dalle altre isole, a poco a poco raggiungevano il porticciolo di Lipari e lì sostavano, attirate dal concerto e dall’estasi di uno spettacolo irripetibile.
Lucio Dalla d’estate era un habituè delle Eolie. E con gli amici eoliani, l’indimenticabile imprenditore Sandro Casali e i cantori isolani Rossano Giorgi, Nicola Merlo, si esibiva in piazza al “Chitarra Bar”, mentre alla “Nassa” di Bartolo Matarazzo, la Nonna Chef Teresa, gli faceva gustare il suo piatto preferito: spaghetti al sugo con totani ripieni.
I loro duetti hanno emozionato e fatto cantare la piazza. Ieri sera “Lui” ha canteto da lassu’ e anche San Bartolomeo è stato felice per le dediche. Poi il cielo e il mare si sono illuminati a giorno con i giochi pirotecnici.
Foto e video notiziarioeolie.it

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