Al campo scuola, organizzato dall'Asd Dojo Zen di Albano Laziale, in collaborazione con gli scout delle Eolie, gli allievi hanno volontariamente rinunciato al telefonino, computer e internet, per vivere veramente, come hanno avuto la possibilità i loro genitori, nonni e antenati.
Senza il continuo obbligo di messaggiarsi, guardare TikTok e social, giocare con videogame o vedere un tramonto o i loro «contatti» solo attraverso lo smartphone.
Una scelta difficile, che in molti non condividono e non capiscono, ma ampiamente ripagata da una settimana di vita intensa e difficile, condividendo cibo e emozioni vere, canti e giochi, workshop e seminari, escursioni in mare e montagna.
Ha fatto venire i brividi agli organizzatori la visita a sorpresa a Valdichiesa, dove si sta svolgendo il campo, di padre Alessio Mandanikiotis, l'ultimo eremita del cristianesimo orientale.
Archimandrita a Milazzo, Alessio ha cantato canti antichi, in lingue antiche, davanti la madonnina con i campanelli simbolo del posto. I responsabili del campo hanno avuto poi il piacere di ascoltare la conferenza a Malfa di quelli che si definiscono «quattro amici al bar», Enzo Basso, Diego Celi, Pino Privitera e Raffaele Manduca, che con gli amministratori locali hanno permesso all'ultimo eremita, strappandolo alla sua quiete antica, di tornare alle Eolie dopo più di 50 anni e di visitare per la prima volta Salina.
Ascoltare padre Alessio è stato un viaggio nel tempo e nello spazio, e i numerosi uditori hanno sentito dalla voce dall'eremita, forse per la prima volta, raccontare dell'Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, ben conosciuta dagli organizzatori dei Soss, che hanno a pochi chilometri da casa loro, nel Lazio, la millenaria sede dei monaci greci.
Benedetta, di 16 anni, che ha partecipato al primo Soss a Salina, è figlia di Piero, un consigliere comunale di Grottaferrata.
«Qui al campo – è il commento dei protagonisti - nulla avviene per caso, succedono cose fantastiche, e solo gli allievi che hanno sentito la quiete, il mare e il vento di Dydime, come si chiamava anticamente Salina, possono capire l'importanza dell'ascolto, in silenzio. Consigliamo a tutti di leggere “l'ultimo romito”, degna conclusione di due campi Soss davvero speciali. Un grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno seguito e aiutato, qui ci sente davvero come una barca nel bosco».
Foto da notiziarioeolie.it
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