Anche lo Stromboli con un botto pomeridiano lo ha salutato e gli fatto gli auguri. Pietro Cappelli, il nonnino di Panarea ha compiuto 95 anni. È stato festeggiato da tutti i familiari e dagli amici giunti anche da Milano. Torta con candeline spente dal più anziano della piccola isola delle Eolie, champagne e anche le chiacchiere preparate in famiglia. Tre figli e nipoti in una giornata quasi estiva nella villetta che guarda sullo Stromboli fumante e sugli scogli che fanno corona all’isola. Poi al bar del porto, l’unico aperto per ora, fiume di malvasia di produzione propria, per tutti i pochi abitanti per ora presenti sull’isola. E baci per tutti.
«Mercoledì – dice con gli occhi lucidi per il tanto affetto ricevuto – ho anche superato gli esami di guida…». E in mattinata già "sfrecciava" felice e contento con la sua motoape elettrica per le bianche viuzze dell'isola. «Qual’è il segreto della mia lunga vita? La mattina – spiega – mi alzo alle 5 e vado a dare da mangiare alle 70 galline che abbiamo in famiglia. Raccolgo le uova 15-20 al giorno e molte delle quali le dono agli amici, poi vado nell’orticello a prendere finocchi, broccoli, cavolfiori e la verdura per l’insalata. Porto a casa anche il vino che produciamo nel nostro vigneto. Così come anche l’olio del frantoio che abbiamo. Da ex imprenditore edile controllo i lavori che ha in giro mio figlio Franco che ha preso il mio posto…». Pietro Cappelli ricorda anche quando 60 anni fa sbarcò per la prima volta a Panarea.
È originario di Librizzi un Comune del messinese che guarda sulle Eolie. «Sono stato attratto da queste isole – aggiunge – sono sbarcato per lavoro e da allora non me ne sono più andato. Ben 100 villette che si vedono in giro le ho costruite con le mie mani... Scusate ora devo andare perché le galline mi aspettano per il pranzo del pomeriggio».
Foto notiziarioeolie.it
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