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Un'Arca di Noè per la lucertola delle Eolie, una delle specie più a rischio estinzione

Alcuni esemplari saranno messi al sicuro al Bioparco di Roma e saranno lasciati liberi di riprodursi

Alle Eolie nasce il Santuario della lucertola. Il progetto «Life Eolizard» è portato avanti da alcuni ricercatori e punta alla salvaguardia di una delle specie più a rischio del Mediterraneo, la Podarcis raffonei. In pratica, sulle piccole spalle di 100/150 inconsapevoli lucertole grava letteralmente il futuro di una intera specie.

Gli scienziati hanno in programma di prelevare dalla natura alcuni esemplari di lucertola delle Eolie, metterli al sicuro al Bioparco di Roma e lasciare che si riproducano, per poi reinserirli in futuro in un ambiente dove potranno di nuovo svilupparsi. «Ogni passo del progetto per la salvaguardia della lucertola delle Eolie è guidato dal metodo scientifico e in particolare dalle evidenze della genetica, così da preservare questa specie in via di estinzione ma anche da contemperare la tutela delle altre specie coinvolte - dichiara Daniele Salvi, docente dell’Università dell’Aquila - a Vulcano vi sono evidenze di ibridazione tra la lucertola delle Eolie e la lucertola campestre, è necessario selezionare esemplari che non siano ibridi. In secondo luogo, i nostri studi hanno confermato che Podarcis raffonei soffre di una bassissima diversità genetica, che rappresenta una delle maggiori minacce per la conservazione della specie. Sarà quindi necessario per la selezione dei fondatori della colonia che andremo a costituire artificialmente presso il Bioparco, e che poi verrà riportata in natura, impiegare un elevato numero di individui che siano rappresentativi della variabilità genetica della specie, così da salvaguardare il potenziale evolutivo della nuova popolazione che verrà rilasciata in due isolotti che costituiranno il Santuario della lucertola delle Eolie».

Insomma, si punta a creare per questi minuscoli esserini una vera e propria Arca di Noè. Il progetto, co-finanziato dal programma Life dell’Unione Europea, e presentato a Roma presso la Sala dei Lecci del Bioparco, è frutto di una grande collaborazione che vede coinvolte diverse istituzioni, tra cui le università di Roma Tre e dell’Aquila, Triton Ets, il consiglio nazionale delle ricerche». «Ci proponiamo – spiega Giulia Luzi, project manager dell’associazione Triton - di migliorare lo stato di conservazione della lucertola attraverso importanti azioni di gestione. L’obiettivo è di incrementare il numero di individui, dell’attuale popolazione esistente, attraverso un programma di allevamento in cattività, a cui seguirà un rilascio in natura. Ci proponiamo di fondare due nuove popolazioni sugli isolotti di Bottaro e Lisca Bianca, al largo di Panarea, così da istituire un vero e proprio Santuario».

Foto notiziarioeolie.it

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