Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La pesca del pesce spada nello Stretto di Messina diventa presidio Slow Food

Feluche, tremaglio e nasse, antichi metodi usati dai pescatori siciliani e calabresi, rappresentano un patrimonio culturale da tutelare e proteggere

La pesca del pesce spada nello Stretto di Messina diventa Presidio Slow Food. L'obiettivo è sostenere il lavoro della comunità di pescatori locali e costruire un ponte di biodiversità per salvaguardare il patrimonio naturale e culturale della costa tra Sicilia e Calabria

Fino al 19 Maggio si festeggia a Messina con tavole rotonde, incontri, forum e laboratori promossi da Messina Food Policy e Slow Food Messina.

Si chiama feluca ed è l'imbarcazione utilizzata per la tradizionale pesca al pesce spada nello Stretto di Messina e insieme agli antichi metodi di pesca impiegati, come il tremaglio e le nasse, rappresenta un patrimonio culturale da tutelare e proteggere. Tecniche che esprimono una profonda conoscenza e rispetto del mare che per la loro innata sostenibilità e per la qualità del pescato hanno ricevuto il simbolo della chiocciola di Slow Food.

La Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina entra a far parte della famiglia dei Presìdi Slow Food: «In questo modo la comunità dei pescatori che utilizza queste tecniche potrà continuare a praticare la pesca selettiva e stagionale e dare il giusto valore alla grande varietà di specie che durante tutto l'anno vengono pescate variando tecniche e strumenti» sottolinea Antonella Donato, pescatrice e presidente dell'Associazione Pescatori Feluca dello Stretto.

«Il Presidio ci permetterà anche di costruire una filiera di qualità. Il nostro pescato non fa grossi numeri, non perché il mare dello Stretto non sia pescoso, ma perché queste antiche tecniche sono altamente selettive e permettono di catturare solo il pesce che è giusto pescare in quel preciso momento, in base alla sua taglia, permettendone quindi la riproduzione».
Il Presidio Slow Food della Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina punta a sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori locali delle coste tra Sicilia e Calabria, anche attraverso la promozione delle attività di pesca turismo, un ottimo strumento per salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale della costa e un importante elemento di diversificazione a sostegno dell’attività dei pescatori.

«Questo Presidio per noi ha un importante valore simbolico, rappresenta un’opportunità per fortificare legami e costruire nuove connessioni per proteggere, tutelare e valorizzare l’intera area dello Stretto di Messina, un tratto di mare che unisce Sicilia e Calabria, due terre che hanno tanti elementi di contatto, non solo tra di loro, ma con l’intero Mediterraneo, afferma Nino Mostaccio referente Slow Food del Presidio e Presidente Slow Food Messina. Lì dove Ionio e Tirreno si fondono e si contaminano, esiste già un ponte, fatto di biodiversità "condivisa", di culture intrecciate e sovrapposte, di scambi e dialoghi, un ponte immateriale che va tutelato e salvato insieme alla peculiarità di questo splendido tratto di costa».

"Lo spirito del nostro sostegno a questa iniziativa è quello di tutelare il nostro territorio - afferma il sindaco di Messina Federico Basile - e contribuire allo sviluppo di strumenti che possono aiutarci a raccontare un'identità legata alle tradizioni del nostro mare."

P

Caricamento commenti

Commenta la notizia