MESSINA. «Siamo felicissimi è una delle vittorie più belle di Vincenzo perchè molto sofferta, ma lui ci ha sempre creduto e anche noi». Salvatore Nibali, il papà dello 'Squalò, non nasconde la gioia per la nuova impresa del figlio: maglia rosa alla penultima tappa e altro Giro conquistato. Un trionfo arrivato dopo una corsa rosa che aveva visto il campione siciliano in difficoltà. Mancava però la zampata decisiva, ed è arrivata, sulle Alpi.
«È stata un'emozione molto forte - prosegue il padre di Nibali, che vive a Messina dove ha un negozio -. Ha dedicato la vittoria a Rosario Costa», il ragazzo di 14 anni recentemente scomparso in un incidente stradale a Messina e che faceva parte della Asd Nibali, la squadra dilettantistica del campione siciliano. «In questo giro ha avuto problemi perchè la morte di questo ragazzo l'ha sconvolto, ma quando ha superato il momento di crisi è ritornato il Vincenzo di sempre. Noi eravamo qui - aggiunge - al mio negozio, a seguire la vittoria insieme a mia moglie, mia figlia e oltre 50 tifosi. È stato bellissimo, Vincenzo è stato eccezionale, non si blocca mai, d'altronde da quando a tre anni è salito su un triciclo non si è mai fermato». «
Chi lo ha criticato ha sbagliato - conclude - ma è normale che quando non vinci cominciano le critiche, fa parte del gioco». A festeggiare c'è anche il presidente del Nibali fan club, Eddy Lanzo: «Ho comprato solo adesso i biglietti per Torino e partirò stasera insieme con i genitori e i cugini di Vincenzo. Siamo felicissimi di festeggiare domani con lui e poi magari, cercheremo di organizzare anche qui una grande festa. Ha dimostrato un'altra volta di essere il più grande di tutti. Ci saremmo accontentati del podio, ma ha sbalordito anche noi. Ha dedicato la vittoria a Rosario, un giovane d'oro».
Felice anche Maurizio Guanta, papà di Edy, un bimbo di 9 anni che da quando è nato combatte contro la distrofia muscolare e che grazie a Vincenzo Nibali ogni anno riceve fondi da un'iniziativa organizzata dal campione messinese. «Io e mio figlio l'abbiamo seguito da casa. È la vittoria più bella di tutte, lui lo 'squalo dello Strettò non molla mai. Vincenzo è una persona speciale non smetterò mai di ringraziarlo per quello che ha fatto per me e per la mia famiglia».
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