MESSINA. Il Messina ha rinunciato a iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro (per il quale i tifosi si erano già abbonati in 1.000), e i suoi ormai ex giocatori sono sul piede di guerra: non pagati da mesi, rivendicano i loro emolumenti e accusano la Lega Pro di non averli tutelati. In risposta a tutto ciò, è arrivata una lettera del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, in cui il dirigente sottolinea di voler "ricordare ai calciatori del Messina che il club di cui erano alle dipendenze è una società dotata - per legge - di autonomia gestionale e finanziaria e che la Lega non ha poteri 'sostitutivi' rispetto agli obblighi nel quadro del rapporto contrattuale. Può solo operare a livello di 'moral suasion' e a titolo di controllo unitamente ad altri organi federali. Laddove è stata allertata con le procedure federali previste, la Lega è intervenuta con tempismo nel quadro delle proprie limitate possibilità". "E' giusto ricordare che - aggiunge Gravina -, pure in presenza di lunga e pesante inadempienza contrattuale, i calciatori del Messina non hanno mai provveduto ad attivare alcuna delle procedure loro concesse dalle normative dell'Accordo Economico, negandosi una tutela dei propri interessi rispetto alle mensilità da percepire".