CAPO D'ORLANDO. «Volevamo dare continuità al nostro progetto tecnico, per questo la nostra volontà di inserire un playmaker vero, capace di attivare la squadra e far giocare i compagni, dotato di un ottimo tiro da tre punti. Talton è un ragazzo emergente che alla sua prima esperienza in Europa ha fatto bene in un campionato molto tattico e tosto come quello greco». Queste le parole di presentazione della nuova mente della squadra biancoazzurra, destinato a rilevare la pesante eredità di Fitipaldo e Ivanovic che si sono divisi gli onori della scorsa straordinaria stagione della Betaland.
Il playmaker statunitense Gary Talton (185 centimetri, classe 1990), proveniente dalla formazione greca del Rethymno, con la quale ha prodotto 11.6 punti, 4.4 assist, 2.7 rimbalzi con il 39.7% da fuori in 29.2 minuti, disputando i play-off scudetto in un campionato competitivo come quello ellenico, è un po’ più regista di Ivanovic, insomma una sorta di via di mezzo dei due suoi predecessori. Talton è uscito dal college nel 2013 dopo un biennio con la University of Illinois at Chicago, avendo frequentato in precedenza piccole università prima di guadagnarsi la Division I (Navarro 2009-10, Mountain View 2010-11).
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