Due Golden Globe alla serie tv ambientata in Sicilia, all’hotel San Domenico di Taormina. Si tratta di White Lotus, che ha vinto il Golden Globe nella categoria miglior miniserie. «Dovrei accettare in italiano ma sono troppo ubriaco», ha detto il creatore Mike White, ringraziando «la straordinaria troupe italiana» che ha lavorato alla seconda stagione. Jennifer Coolidge ha vinto anche come come miglior attrice in una serie limitata. «Anche se alla fine mi hai ammazzato, ora tutti mi invitano», ha detto l’attrice, ringraziando proprio Mike White, il creatore della serie.
Gli Spiriti dell’Isola e The Fabelmans sono invece i migliori film del 2022, rispettivamente nella categoria commedia e film drammatico. Questi i principali verdetti dei Golden Globes annunciato in una diretta tv in cui ha fatto un’apparizione cammeo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invitato dall’amico Sean Penn: «È chiaro chi vincerà», ha detto. The Basheers of Insheerins, diretto da Martin McDonagh, era arrivato alla serata dei Globes da favorito con ben otto candidature. Steven Spielberg, premiato anche come miglior regista, aveva vinto prima di adesso già tre Golden Globes dopo aver collezionato ben venti nomination.
La notte dei Globes fino a un anno fa era considerata un’anticipazione degli Oscar, nonostante che i suoi premi fossero assegnati da un ristrettissimo numero di giornalisti stranieri della Hollywood Foreign Press Association (Hfpa). Le accuse del Los Angeles Times all’organizzazione di essere una casta corrotta e razzista erano arrivate nel gennaio 2021, alla vigilia della 78ma edizione dei premi, con conseguente boicottaggio in massa di divi, studi e della stessa Nbc che aveva l’esclusiva della diretta. Da allora la Hfpa ha fatto ampi sforzi per riformarsi. «Sono qui perché Black», ha detto Jarrod Carmichael, il comico a cui era stato affidato il compito di condurre la serata da un’organizzazione che «non aveva un solo membro Black fino a quando non è morto George Floyd». Nel 2021 la Hfpa non aveva nessun membro Black al suo interno, ora sono sei.
I premi sono tornati (ma per un anno di prova) sulla Nbc dopo che lo scorso anno la serata era andata in onda solamente sui social. Una ventina di star candidate non si sono fatte vedere, tra queste Cate Blanchett e Julia Roberts, ma a dispetto dei timori della vigilia e delle piogge torrenziali in California, che hanno bloccato ad esempio Kevin Costner, premiato per Yellowstone, molti divi sono tornati a Beverly Hills per accettare i trofei in diretta tv.
Altri premi sono andati alla Blanchett per Tar, ad Austin Butler per Elvis, a Colin Farrell per Gli Spiriti dell’Isola, a Michelle Yeoh per Everything Everywhere All at Once e al Pinocchio di Guillermo Del Toro nella categoria dell’animazione. Lo show si è svolto secondo il formato degli anni passati se non per il monologo iniziale di Carmichael: «Un giorno ti fai un tè alla menta a casa, l'indomani ti chiamano ad essere una faccia Black di una organizzazione nei casini», ha detto il comico, che poi ha sfornato battute più meno infelici su Tom Cruise (per i tre Globes restituiti dopo lo scandalo) e Whitney Houston («Siamo all’hotel che l’ha uccisa, il Beverly Hilton»).
I Globes erano finora considerati un precursore abbastanza affidabile degli Oscar, anche se quest’anno solo 200 giornalisti hanno votato e tra questi quasi il 52% erano etnicamente diversi. La presidente della Hfpa, Helen Hoehne, è salita sul palco in chiusura di serata per ribadire l’impegno dell’organizzazione alle riforme e «ad appoggiare gruppi che amplificano una varietà di voci continuando ad allargare la nostra rappresentazione da tutto il mondo, come abbiamo fatto quest’anno».
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