Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

La lotta per sopravvivere disperso per 5 giorni sui Nebrodi, i figli: "Incubo finito"

This browser does not support the video element.

"Contenti ed emozionati dopo aver vissuto un'esperienza che si stava trasformando in un incubo. Questa situazione ci ha provato, aspettiamo che siano ultimati i controlli su nostro padre per poter tornare alla normalità". Lo dice Stefano Faro, figlio di Francesco, l'oculista disperso per 5 giorni nei boschi dei monti Nebrodi e ritrovato questa mattina. In questo video le parole di Stefano, in ospedale con il fratello Giuseppe, in attesa che il padre Francesco venga dimesso. L'odissea di Francesco Faro si è chiusa questa mattina. Il 74enne messinese, che aveva perso l'orientamento nella zona di Caronia mentre cercava funghi, è stato ritrovato dagli uomini della Forestale. Era disidratato ma in buone condizioni di salute ed è stato ricoverato in osservazione all'ospedale di Sant'Agata di Militello. Agli uomini che lo hanno rintracciato ha detto di avere dormito all'addiaccio e di essersi mosso verso il luogo dove aveva lasciato l'auto prima di inoltrarsi nei boschi. Avrebbe trascorso le notti in capanne allestite con frasche e fogliame. Essere rimasto a digiuno invece lo ha tenuto al riparo da problemi di salute visto che aveva lasciato l'insulina nell'auto. "Ho avuto incarico di esternare il sentito ringraziamento per l'eccezionale impegno profuso da tutti coloro che sono intervenuti in questi lunghi giorni di ricerche affannose e difficoltose del loro familiare, che fortunatamente si sono risolte in maniera positiva, nonostante il trascorrere del tempo e le difficoltà dovute alla conformazione dei luoghi", dice l'avvocato Nicola Giacobbe a nome della famiglia di Francesco Faro. "Rivolgo - aggiunge - quindi un sentito grazie al prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi e al vice prefetto Natalia Ruggeri e a tutti coloro, tra corpi professionali, volontari e amici, che noncuranti della fatica si sono impegnati giorno e notte nelle ricerche".

leggi l'articolo completo