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Ginostra sotto la cenere dopo l'eruzione dello Stromboli, paesaggio lunare

Ginostra dopo l’eruzione è stata sommersa dalla cenere trasportata dal vento. Mentre a Stromboli inizia a ridursi il trabocco lavico.

“Il nostro villaggio raggiungibile solamente dal mare - commentano i ginostresi - dopo l'eruzione sembra un paesaggio lunare”. “Tutto è ricoperto di sabbia – dice il portavoce Gianluca Giuffrè - ricaduta abbondantemente in ogni angolo del borgo. È una corsa contro il tempo. Occorre ripulire i tetti prima che arrivi la pioggia o l'acqua delle cisterne andrà irrimediabilmente persa. Gli abitanti sono a lavoro senza sosta da due giorni. Qualcuno dice che non è successo niente. Venite a vedere a Ginostra. A Stromboli non è successo niente...”.

A Stromboli per attività di monitoraggio è giunta anche l'unità maggiore della guardia costiera, la nave "Dattilo". L'ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ispeziona soprattutto il tratto di mare adiacente la sciara del fuoco anche con la propria motovedetta. La delegata municipale Carolina Barnao che è in continuo aggiornamento con Ingv, Protezione civile e sindaco Riccardo Gullo annuncia l’attesa notizia “la lava si sta riducendo…”. “Dopo tre giorni di “straordinaria” attività - dice Gullo - sembra che il trabocco di lava si sia fermato. In questi tre giorni è stato detto molto, scritto tanto e ognuno di noi ha vissuto questa esperienza mescolando la propria sensibilità alle conoscenze personali, sentimentali, a volte anche spirituali… per non dire metafisiche. Io credo che, al di là e oltre le nostre convinzioni personali, quello che davvero è importante per chi ha scelto di vivere ai piedi di un vulcano attivo, e per chi decide di visitarlo, è l’”informazione”.

“Non si tratta di essere allarmisti o incoscienti – aggiunge - non incartiamoci in questa contrapposizione, tanto banale quanto superficiale. Dobbiamo (ed è un imperativo per quanto mi riguarda) conoscere e seguire il lavoro della comunità scientifica, dobbiamo ascoltare le raccomandazioni delle autorità di protezione civile, dobbiamo “conoscere” quel che accade, proprio per vivere serenamente e responsabilmente il privilegio di questo luogo straordinario”.

L’Ingv di Catania conferma che “si sono osservate delle fluttuazioni, con fasi durante le quali l’alimentazione alla bocca è apparsa più scarsa ed altre durante le quali è aumentata e si sono osservate delle modeste esplosioni alla bocca eruttiva. Le esplosioni ai crateri sommitali sono rare. Dalle immagini delle telecamere il fronte della colata che ha raggiunto la linea di costa nei giorni scorsi è in raffreddamento. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni, mantenendosi sempre, fino a tuttora, nell’intervallo dei valori medi”.

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