La Cassazione ha chiuso il caso sul sequestro di beni e aziende per oltre 135 milioni di euro tra Roma, Gioiosa Marea, Varese e Venezia. La confisca, a carico di un imprenditore di Gioiosa, Pietro Mollica, fu disposta dal Tribunale di Roma e confermata nel 2018 dalla Corte d'Appello.
La Suprema Corte ha rigettato tutti i ricorsi presentati e ha confermato anche i due anni di sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, comminati a Mollica.
L'articolo nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia
Caricamento commenti
Commenta la notizia