
MESSINA. Tre morti (e non 4 come detto in precedenza) e tre feriti di cui uno in condizioni molto gravi è il tragico bilancio di un incidente all'interno della cisterna del traghetto Sansovino della compagnia della Caronte & Tourist, ormeggiato nel molo Norimberga del porto di Messina.
La Procura ha aperto un'inchiesta per accertare cosa sia accaduto, i sindacati sollecitano l'intervento del ministero dei Trasporti sulla sicurezza mentre per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la "tragedia rappresenta un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni e i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attività più rischiose".
"Il lavoro - ammonisce il ministro - deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla". Secondo le prime indagini della Capitaneria di porto, i cinque lavoratori si sarebbero sentiti male mentre stavano eseguendo lavori di saldatura per una fuoriuscita di gas. Le vittime accertate sono Gaetano D'Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina; Santo Parisi, operaio di Terrasini.
I feriti sono Ferdinando Puccio, operaio di macchina, e il comandante Salvatore Virzì. Il fascicolo aperto dal procuratore aggiunto, Giovannella Scaminaci che coordina l'inchiesta, al momento contro ignoti ipotizza il reato di omicidio colposo e lesioni. In una nota l'armatore Caronte & Tourist esprime "grande dolore" e "vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente".
"Presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti", sottolinea la compagnia di navigazione. Che intanto ha attivato una commissione interna d'inchiesta "in modo da fare luce sull'accaduto nel più breve tempo possibile".
Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti sollecitano "un'inchiesta immediata da parte degli enti di controllo del ministero dei Trasporti, ma intanto rileviamo che altre vite umane si aggiungono alla tragica e fitta schiera delle morti bianche, indegna di un Paese civile".
"Questo tragico evento a pochi giorni da un altro nel porto di Salerno - denunciano i sindacati - mette sotto gli occhi di tutti l'urgenza di un immediato intervento legislativo di adeguamento delle norme che disciplinano la sicurezza nei porti e sulle navi". L'esperta di di sicurezza nei luoghi di lavoro, Maria Carrara, pone alcuni interrogativi: "Prima che gli operai effettuassero le attività nella cisterna sono state realizzate dall'esperto nell'utilizzo delle attrezzature le misurazione sul livello d'ossigeno e sulla concentrazione di gas e sostanze pericolose? Gli operai erano stati formati sugli 'spazi confinati' come obbliga il decreto 81 del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro? Inoltre, i lavoratori erano dotati degli indumenti specifici necessari per questo tipo di attività?".
"Sarà la magistratura - spiega l'esperta - ovviamente ad accertare se il datore di lavoro abbia rispettato le disposizioni di legge. Purtroppo la letteratura in materia indica che spesso i lavoratori operano in ambienti pericolosi senza essere messi nelle migliori condizioni. La prevenzione, la formazione e il rispetto delle norme sono fondamentali per evitare tragedie come quella di Messina".
11 Commenti
Antonino Pipito'
29/11/2016 17:42
Sempre sicurezza nei posti di lavoro !Alla faccia dei controlli. Condoglianze alle famiglie.
filippo
29/11/2016 19:00
Condoglianze alle famiglie,purtroppo queste disgrazie non dovrebbero succedere.L a politica deve stare solo zitta.
vittorio
29/11/2016 19:13
Caro Sig Ministro dato che non si può morire di lavoro che l'età pensionabile la riportino a 60 anni, perchè continuando così di morti per il lavoro c'è ne saranno a migliaglia.
Giuseppe Amodeo
29/11/2016 19:16
E da trent'anni che ho in parato e lottato per la sicurezza sul lavoro come operaio ma nei ultimi dieci anni con l'evento clandestini stranieri comunitari Che ci tolgono il lavoro oppure le nostre aziende lo portano all'estero e la concorrenza sleale. Non c'è più sicurezza ne salario che tenga e ne regole più funzionante chi dovrebbe controllare va a cena coi imprenditori e multinazionali e i sindacati ormai non gli frega più niente dei lavoratori essendo che ormai sono stipendiati mensilmente gli ispettori del lavoro ormai non sono più utili e nelle loro memorie telefoniche anno i numeri di molti imprenditori e sanno cosa fare se guardassero la sicurezza e i lavori nei appalti pubblici e seriamente. Ma tutto è bai passato la corruzione è palese e non si può combattere e poi succede questo Condoglianze alle famiglie che per portare un pezzo di pane a casa dobbiamo rischiare la vita per la mancanza dello stato nelle regole
Sasa'
29/11/2016 21:26
Condoglianze alle famiglie
Giuseppe
29/11/2016 21:59
Condoglianze per i familiari e dolore per le vittime
jack
29/11/2016 22:26
Vite rubate.
Giuseppe Cascio Ingurgio
30/11/2016 05:11
Visto che non è così facile trovare un lavoro al giorno d'oggi, ci si accolla di tutto pur di non perdere quello che si ha.
t
30/11/2016 08:49
Sembra che in televisione quando parlano stiano facendo sul serio ora faremo controlli me se nulla sia accaduto faremo questo ora quello e poi? A 50 anni che sento queste cose e fanno lavorare sempre
MARIA RUSSO
30/11/2016 13:31
CONDOGLIANZE ALLE FAMIGLIE CHE HANNO PERSO DELLE PERSONE IMPORTANTI E FONDAMENTALE DELLE LORO VITA 1!!! POI IL MINISTRO DEL LAVORO DEVE CAPIRE CHE IL LAVORO DEI MARITTIMI NON PUO' ESSERE CONSIDERATO A QUALSIASI ALTRO LAVORO E COME TALE DEVE ESSERE RICONOSCIUTO USURANTE ED DEVE USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONE A LIVELLO PENSIONISTICO COME APE SOCIAL . NON SERVONO PAROLE MA FATTI !!! SVEGLIATEVI
giuseppe
03/12/2016 22:19
A questo punto dico che bisogna essere fortunati a ritornare a casa da vivi ma guarda un po per il lavoro come siamo caduti ancora in basso.........R.i.p. ai caduti !!!