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Messina, isole pedonali: allo studio logiche meno restrittive

MESSINA. Solo quando sarà finita l’estate, e cioé a settembre, si tornerà a discutere nei palazzi dell’amministrazione di isola pedonale ma con formule nuove e logiche decisamente meno restrittive. A palazzo Zanca, sede del Municipio, si pensa già a realizzare una zona pedonale più grande, che sia condivisa da tutti e adatta alle esigenze di vivibilità e sostenibilità di cui la città ha un estremo bisogno.
L’esperimento dell’isola pedonale Cairoli, pertanto, dovrà rappresentare soltanto un banco di prova nella prospettiva di progetti innovativi e più ambiziosi. In questa ottica gli assessori comunali alla viabilità, Gaetano Cacciola ed al commercio, Patrizia Panarello hanno già annunciato la volontà di istituire tavoli di confronto tra la Giunta ed il Consiglio comunale nel rispetto delle reciproche competenze. Le novità che saranno introdotte non andranno comunque a discapito di provvedimenti già assunti. Contestualmente infatti l’amministrazione comunale si è impegnata ad esaminare la richiesta pervenuta dall’associazione commerciale «Millevetrine» di pedonalizzazione temporanea del tratto di via dei Mille compreso tra le vie Tommaso Cannizzaro e Nino Bixio, almeno sino al 30 settembre prossimo.
L’esigenza di creare un’area pedonale contigua, coerente e più coordinata andrebbe a rispettare anche i desideri dei cittadini. Il periodo estivo infatti appare particolarmente adatto a far apprezzare le isole pedonali, consentendo un maggiore utilizzo degli spazi all’aperto da parte della cittadinanza che potrebbe approfittare delle serate nel corso della bella stagione per lunghe passeggiate all’aperto. La Giunta, fatte salve le competenze attribuite dal codice della strada, delibererà poi in autonomia. Sulla necessità di non abbandonare il progetto «isole pedonali» è intervenuta anche Cittadinanzattiva ricordando come: «Le isole ambientali e pedonali devono essere comprese nel piano urbano del traffico la cui adozione ed approvazione è una competenza del consiglio comunale e non di certo della giunta».

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