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Patti: in Tribunale ora si apre la vertenza sicurezza

PATTI. "Posso dire e confermare con assoluta certezza che nel controllo effettuato dal sottoscritto alle 13,15 dello scorso sabato, prima di chiudere tutto, la porta era perfettamente integra". Lo dice il custode del Tribunale di Patti, Antonio Gatane, che da circa dieci anni svolge questo incarico insieme ad altri due suoi colleghi. E' questa al momento l'unica certezza inerente l'inquietante episodio registratosi all'interno dell'ufficio del magistrato Salvatore Saija, della Sezione Commerciale-Fallimentare del Tribunale, che ha trovato scassinata la porta di ingresso del proprio ufficio. "Infatti, verso le 9 di lunedi - prosegue Gatane - sono stato chiamato dal giudice. La porta presentava delle effrazioni nella serratura come se fosse stata manomessa da due cacciaviti mentre la parte soprastante era dislocata come se fosse stata presa a spallate e che con ogni probabilità, come peraltro si legge anche nel comunicato stampa emanato dalla Procura, gli ignoti autori dell'effrazione, abbiano fatto anche accesso all'interno dell'ufficio".
Sul posto immediatamente interveniva la polizia giudiziaria della locale Procura, diretta da Salvatore Spurio Ceraolo e da Michele Laquidara, che dava il via alle prime indagini, consistente in una prima verifica atta ad individuare se manca del materiale cartaceo contenuto nell'ufficio del giudice e i relativi documenti informatici nel computer. Il tutto con l'ausilio del personale della polizia scientifica per i necessari rilievi tecnici. Le indagini ovviamente mirano anche a cercare di individuare l'autore o gli autori dell'effrazione, sul perché è stata effettuata, oltre ad accertare, ovviamente se c'è stata manomissione di atti. L'ipotesi più concreta, come dice lo stesso custode, che lo scasso della porta potrebbe essere stato, nella serata del sabato o del giorno successivo, non escludendo però la possibilità che la persona o le persone interessate, possano essere entrate e nascoste all'interno del palazzo di giustizia prima della chiusura di sabato. Non è la prima volta che si verificano questi episodi, tanto che la Procura, nel comunicato, dice: " Ancora una volta si evidenzia, pertanto il totale stato di insicurezza in cui versano i locali del Tribunale, malgrado le segnalazioni dei dirigenti dei vari uffici giudiziari che sono seguite a fatti analoghi, avvenuti nel recente passato".
Sempre sotto questa ottica, il custode Gatane, sottolinea: "E' dal 2007 che ho inoltrato una richiesta al Comune di Patti, per ottenere l'autorizzazione ad usufruire del mini appartamento, peraltro mai utilizzato che si trova al piano terreno, in modo da poter effettuare un controllo anche di notte" ma non è arrivata ma risposta.

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