È finito in carcere Giuseppe Cannistrà, 31enne barcellonese. Ieri i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica.
L'uomo si trovava dall'ottobre del 2017 ai domiciliari per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale dopo una fuga nei pressi degli svincoli autostradali A20 di Barcellona. A bordo di una Fiat Panda ignorò l’alt dei poliziotti, forzando il posto di controllo ma nella concitazione andò a sbattere contro un muro. Tentò quindi di proseguire la fuga a piedi ma fu raggiunto e arrestato dagli agenti. Il complice a bordo dell’auto riuscì invece a scappare e a far perdere le proprie tracce.
Nel corso dell’inseguimento i poliziotti videro chiaramente i fuggitivi liberarsi di una grossa scatola lanciata fuori carreggiata e subito recuperata dopo l’arresto: conteneva due involucri sigillati con cellophane e contenenti 10 chili e 200 grammi di marijuana.
A distanza di più di un anno, il trentunenne, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato nuovamente arrestato, insieme al fratello e alla madre, perché trovato in possesso di 12 dosi di cocaina, 48 di marijuana e 9 di mannitolo nonché di 2.200 euro, somma ritenuta provento di spaccio.
Su richiesta di revoca della misura dei domiciliari, ritenuta evidentemente non idonea e inoltrata dallo stesso Commissariato, il Tribunale ha emesso nuovo ordine ed è stato trasferito in carcere.
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