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A Capo d'Orlando tre interventi per prevenire i danni da alluvione

La strada di accesso al bosco di Amola verrà ripristinata, lavori anche in contrada Vina e nel vecchio sentiero Goletta

CAPO D'ORLANDO. Tre interventi che vanno ad ultimare tutti quelli predisposti dal comune per prevenire dissesti idrogeologici e danni in casi di forti piogge. Tre interventi che l’assessore alla Protezione Civile, Aldo Sergio Leggio ha già predisposto e partiranno nei prossimi giorni con affidamento a tre imprese dell’albo di fiducia comunale. Certo, non potranno garantire la certezza assoluta di sicurezza però aiuteranno a superare in maniera più facile eventuali “bombe d’acqua” che ormai si propongono con maggiore frequenza.
Il primo sarà quello di ripristino della strada di accesso al Bosco di Amola, che collega il comune paladino con Naso e dove si procederà oltre alla pulizia del sentiero (che porta anche verso una importante fontane e verso un parco attrezzato) anche alla pulizia ed il consolidamento di alcuni muretti che rischiano di travolgere il tracciato. Un lavoro di raccolta delle acque piovane molto importante anche per scongiurare infiltrazioni nei terreni circostanti e quindi vaste frane verso la porzione di territorio che si trova a valle.
Il secondo lavoro riguarderà tutta la zona che si snoda tra la stessa contrada Amola e Vina. In questo caso si procederà al decespugliamento ed alla sistemazione di tratti di terreno soggetti a smottamenti. «Sono due interventi in zone periferiche — afferma l’assessore Leggio — e magari non sono molto considerate dai cittadini perché sconosciute ai più. Però si tratta di lavori importanti che servono ad aumentare la sicurezza nel nostro territorio e scongiurare danni maggiori verso valle. Del resto abbiamo dimostrato di tenere in considerazione ogni angolo del nostro comune».
Infine gli operai saranno interessati dalla parte opposta della città, in contrada San Gregorio dove si lavorerà lungo il cosiddetto “Sentiero Goletta” interessato in qualche punto da infiltrazioni in un terreno che adesso spingono la massa della collina su un muretto. Si tratta della stradina che attraversando la collina a ridosso dell’attuale cimitero comunale porta sino al borgo turistico di San Gregorio. Un tempo era l'unica via di collegamento, non essendoci la strada, che permetteva agli abitanti del borgo, di raggiungere il paese. Poi con la realizzazione della strada provinciale che costeggia il mare, finì in disuso, ricoperto da erbacce e rovi sino ad una quindicina di anni fa. Allora furono volontari ed associazioni ambientaliste a riscoprire il tracciato che, oltre a panorami mozzafiato, con all'orizzonte le isole Eolie, regala angoli incontaminati, nei quali vivono specie vegetali di grande pregio, come il pioppo nero, leccio,sughera, eucaliptus, il tutto ben inserito nella caratteristica macchia mediterranea. «Si tratta di una proprietà privata e ci siamo già attivati per chiedere di intervenire — afferma l’assessore Leggio — ma visto che non si è riusciti a trovare una soluzione, interverremo come amministrazione».

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