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Traffico illecito di rifiuti sui Nebrodi, 18 a giudizio

Il Gup di Patti, Sandro Potestio, ha accolto le richieste del Pm per i vertici dell’Ato Me1 del 2008 e delle ditte che componevano la società consortile Nebrodi Ambiente

MESSINA. Prenderà il via il 6 marzo prossimo il processo a carico di 18 imputati per la gestione dei rifiuti tra il 2005 ed il 2008 sui Nebrodi. Il Gup di Patti, Sandro Potestio, ieri mattina ha rinviato a giudizio i componenti il consiglio direttivo l’Ato Messina 1 rifiuti (in carica nel 2008) nonché i vertici delle ditte che componevano la società consortile Nebrodi Ambiente costituita da Cns di Bologna, Fasteco, Messina Ambiente ed Enia. Tutti devono rispondere di traffico illecito di rifiuti per il servizio svolto sino al giugno del 2008. Gli indagati sono l’allora presidente dell’Ato 1 Laura Trifilò e l’amministratore delegato Carlo Gullotti.

Poi, Sergio Filippi, amministratore delegato della Nebrodi Ambiente, Antonio Paterniti, presidente di Nebrodi Ambiente, Giulio Randazzo presidente di Multiecoplast, Adriana Lenzo, presidente di Fasteco, Luca Fiasconaro, direttore tecnico della Multiecoplast, Alberto Ferri, presidente della Cns di Bologna, Andrea Allodi e Ivan Strozzi della Enia spa, Antonio Dalmazio, amministrazione giudiziario di Messina Ambiente, Villiam Burani della Trans Coop, Antonino Onofaro titolare di una ditta individuale affidataria del servizio, Marianna Bruno ed Andrea Paterniti, presidenti della cooperativa “il Pellicano” nel periodo di indagine, Rosario Condipodero Marchetta, presidente della ORM, Luca Lanza Cariccio, presidente della CooTur ed Ernesto Casella della Multiecoplast.

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