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Messina senz'acqua, attivato il bypass per limitare i disagi: ma alcuni rioni a secco

MESSINA. Prosegue l'emergenza idrica a Messina dove alcuni rioni oggi potrebbero restare ancora senz'acqua. L'Amam, azienda Meridionale acque di Messina, dopo la rottura ieri di nuovo della condotta a causa di una frana a Calatabiano ha attivato il bypass tra la condotta di Fiumefreddo e quella Alcantara, aumentando la portata fino a cinquecento litri al secondo. Tale operazione consentirà di soddisfare quasi la metà del fabbisogno giornaliero della città.

Continuano ad esserci però problemi di approvvigionamento nelle parti alte della città, e per questo è stato potenziato il numero delle autobotti e si provvederà ad un ulteriore incremento delle risorse idriche tramite una nave cisterna della capacità di cinquemila tonnellate con immissione diretta nella rete cittadina ogni due giorni. L'organizzazione della distribuzione idrica sarà curata da una cabina di regia facente capo al Dirigente dell'Ispettorato Dipartimentale Foreste. In particolare, le parti alte della città difficili da servire con erogazione diretta per ragioni di natura orografica verranno servite tramite autobotti. Tra le priorità per i rifornimenti di acqua l'ospedale Papardo, per il quale è stata prevista per quanto possibile un'erogazione mirata. Di seguito, presidi ospedalieri minori, Case di Cura, mense dei poveri, scuole di ogni ordine e grado e fasce deboli attraverso attività di volontariato.

"È stato attivato il bypass dell' acquedotto dell'Alcantara; questo consente di avere una portata d'acqua di 1/3 e nei prossimi tre giorni al 50%", ha detto l sottosegretario Claudio De Vincenti sull'emergenza a Messina. "La città bassa dovrebbe tornare alla normalità in 3 giorni, per la parte alta il lavoro è più complicato; si lavora alla sistemazione dell'acquedotto Fiumefreddo".

«La situazione è drammatica nella città di Messina, dove da ormai 10 giorni manca l'acqua. Il governo la giudica inaccettabile», ha aggiunto  De Vincenti durante la conferenza per la firma di accordi di programma con le Regioni per la lotta dissesto del suolo. «Il governo - prosegue - si è attivato con forza richiamando al massimo senso di responsabilità istituzionale tutte le autorità locali nei confronti dei cittadini».

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