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Messina, è scontro sui vertici del centro Neurolesi

MESSINA. I Cinquestelle chiedono all’Autorità nazionale anticorruziMne e al ministero della Salute di controllare le nomine dei vertici del Centro Neurolesi.
«Bisogna accertare eventuali profili di incompatibilità delle nomine del direttore generale Angelo Aliquò e del direttore sanitario Bernardo Alagna - dice la deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle, Giulia Grillo, che ha inviato una nota al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, al ministro Beatrice Lorenzin e all’assessorato regionale della Salute, chiedendo un intervento urgente «perchè fino al mese di dicembre 2014, - sostiene la Grillo - i due direttori hanno ricoperto rispettivamente la carica di direttore generale e coordinatore dell’area sanitaria della Seus».

«Secondo la normativa vigente – dichiara la parlamentare messinese all’Ars Valentina Zafarana - gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario regionale».

È il decreto legislativo n.39 dell’8 aprile 2013 che specifica le cause di inconferibilità e di incompatibilità; lo stesso decreto legislativo prevede anche che «Gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle Aziende sanitarie locali di una medesima regione sono incompatibili con gli incarichi o le cariche in Enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario regionale». Proprio l’ultimo aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione, adottato con determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, contiene un focus specifico sulla Sanità e tra i soggetti destinatari dell’approfondimento individua anche gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico come il Centro Neurolesi.

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