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Scomparso da tre anni a Messina, la sorella: "Voglio la verità"

MESSINA. "Tra qualche giorno saranno trascorsi tre anni dalla scomparsa di mio fratello: chiedo alle forze dell'ordine ma anche alle istituzioni di impegnarsi per ritrovarlo perchè secondo me le ricerche non sono state fatte in modo adeguato". Lo dice Agata Bisazza, sorella di Tindaro che oggi avrebbe 48 anni, scomparso l'otto aprile 2013 nel villaggio di Castanea a Messina.

"Mio fratello - prosegue - si trovava in una struttura riabilitava del centro collinare di Castanea, dov' era ricoverato per ragioni legate ai suoi problemi di natura psichica. Il giorno della scomparsa, ha ricevuto in offerta una colazione in un bar di Castanea, ma dopo da quel momento non abbiamo saputo più nulla. Se qualcuno ha visto qualcosa o è a conoscenza di qualsiasi indizio contatti noi o le forze dell'ordine.

"Le ricerche - aggiunge - sin dal primo momento della scomparsa, non sono state fatte in modo adeguato. Avevo chiesto l'utilizzo di cani o mezzi particolari per vedere se  per caso fosse caduto in qualche burrone, ma non sono stata ascoltata e mi è stato risposto che c'era carenza di risorse. Non si può abbandonare così un essere umano e, anche se è chiaro che non sarà facile ritrovarlo dopo tre anni, voglio conoscere la verità sia che sia morto o vivo e voglio capire cosa gli è successo. Rivolgo un appello a tutte le strutture di accoglienza ed ai reparti psichiatrici di tutta Italia affinchè collaborino, identificando le persone che si presentano in queste strutture. Alle forze dell'ordine chiedo un controllo più efficiente".

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