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Caso Genovese, il pm: "Non ha eluso ma umiliato il fisco"

MESSINA. «Genovese non ha eluso, ma ha umiliato il sistema dei controlli fiscali riuscendo riciclare oltre 600 mila euro e a guadagnare 1400 euro l'ora senza pagare neanche un euro di tasse.» Lo ha detto il procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita durante l'udienza preliminare nata dall'operazione 'Corsi d'orò dove è emersa una truffa alla Regione Sicilia sulla formazione professionale.

Davanti al gup sono imputati, tra gli altri, il deputato di Forza Italia Francantonio Genovese, che deve rispondere di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato, frode fiscale e truffa, il cognato, il deputato regionale di Fi Franco Rinaldi, ed altre 22 persone.  È slittata la requisitoria di Sebastiano Ardita e del sostituto Fabrizio Monaco, prevista per oggi, per via di una richiesta di rinvio per problemi di salute di Genovese.

Il tribunale dopo aver disposto la visita fiscale ha accertato però che l'imputato era in condizione di partecipare all'udienza.  Il Pm Ardita durante la requisitoria ha ricostruito la vicenda legata ai corsi di formazione e ha poi sottolineato che: «Genovese teneva sotto controllo alcuni funzionari che avrebbero dovuto effettuare i controlli, promettendo incarichi e ricevendo in cambio esenzione dai controlli ed informazioni su possibili ispezioni».

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