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Marittimi morti a Messina, la Procura invia sei avvisi di garanzia. Disposta per oggi l'autopsia

MESSINA. La Procura di Messina ha inviato 6 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sull'incidente sul lavoro, costato la vita a tre marittimi, avvenuto martedì scorso a bordo della nave Sansovino.

I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e lesioni gravi. La magistratura ha disposto per oggi anche l'autopsia sul corpo delle vittime.

La Capitaneria di Porto ha notificato gli avvisi a Salvatore Virzì, comandante del Sansovino, che è ancora ricoverato al policlinico di Messina;  Fortunato De Falco, un altro ufficiale del traghetto; Luigi Genchi, amministratore delegato di Caronte & tourist isole minori, la società che ha rilevato la Sansovino e tutta la flotta della Siremar, e Giosuè Agrillo, titolare di una società napoletana che si occupa di lavori di manutenzione, e Domenico Cicciò. Un sesto avviso di garanzia riguarda la società Caronte & Tourist isole minori.

Gli inquirenti devono accertare le cause della morte dei tre marittimi e, in particolare, capire quale sia stato il gas letale che si è sprigionato nella stiva. Gli operai si sarebbero sentiti male, mentre stavano eseguendo dei lavori di saldatura, in seguito alla fuoriuscita di esalazioni. Gli operai stavano eseguendo lavori nei serbatoi del carburante quando hanno accusato dei malori e sono precipitati all'interno della cisterna; sono stati recuperati da diverse squadre dei vigili del fuoco intervenute sul posto e trasportati in ospedale.

Intanto, è ancora grave Ferdinando Puccio, uno degli operai coinvolti che è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'IRCCS-Piemonte. Le sue condizioni sono stazionarie. Gli altri due feriti sono in condizioni meno gravi.

 

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