Tenta di rubare in casa di amici e racconta una storia inverosimile per sottrarsi all’arresto. Un uomo di 36 anni è stato arrestato dalla polizia di Messina, per tentato furto aggravato.
Al rientro in casa, nella tarda serata di domenica, gli amici del rapinatore lo hanno trovato nell'appartamento. Il 36enne ha giustificato la sua presenza raccontando di aver notato dalla strada le luci accese e visto un individuo, probabilmente di colore, con abiti scuri e cappuccio in testa, allontanarsi frettolosamente dallo stabile.
Ha detto di essersi preoccupato e insospettito. Così il 36enne non avrebbe esitato ad entrare nell’appartamento per assicurarsi che tutto fosse in ordine.
La storia ha però retto poco. I poliziotti hanno subito notato che nessun segno di effrazione era presente e che, con ogni probabilità, chiunque fosse entrato nell’abitazione ne possedeva le chiavi.
Dal racconto delle vittime è emerso che il 12 maggio scorso qualcuno aveva già fatto visita nell’appartamento rubando gioielli e altri valori, anche in questo caso senza lasciare traccia, e che da giorni una copia delle chiavi di casa era scomparsa, recuperate poi in strada dai poliziotti nel punto indicato dal trentaseienne che sosteneva di aver visto il presunto ladro liberarsene durante la fuga.
Nel corso della perquisizione a casa dell'uomo sono stati trovati proprio gli orecchini e l'anello rubati in casa delle vittime lo scorso 12 maggio. L'uomo è stato anche denunciato per ricettazione e furto di energia elettrica dal momento che, durante la perquisizione, i poliziotti hanno constatato la manomissione del contatore.
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