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Ferita nell'eruzione di Stromboli, morta l'asinella Camilla

Dopo essere stata ferita dalla pioggia di lapilli dello Stromboli, sembrava che le foste stata regalata una seconda possibilità. Ma l'asinella Camilla non ce l'ha fatta. Le ferite procurate dalla pioggia di fuoco dello scorso 3 luglio si sono aggravate senza lasciarle scampo.

Camilla era stata trasferita da Ginostra a Lipari per essere curata e adottata presso il centro di Luis Mazza, presidente di Legambiente. Ma nonostante le cure dei veterinari le lesioni si sono aggravate. Camilla da otto anni era «in servizio» a Ginostra per trasportare residenti, turisti e merci.

"Con rabbia, tristezza ed enorme senso di impotenza - scrive Luis Mazza, presidente di Legambiente, in un post su Facebook - vi comunichiamo che Camilla, l'asinella di Ginostra rimasta ferita nel parossismo del 3 luglio, non c'è più.  Si è spenta questa stamattina, dopo che le sue condizioni erano precipitate. Per lei erano arrivati tanti farmaci importanti, creme e pomate. Due veterinari, la cara Christine Berart e l'enorme Valerio Cullò, si sono presi cura di lei idratandola, medicandola e alimentandola in vena.  Ma non abbiamo potuto fare di più: le ustioni erano estese e i gas l'aria bollente inalati avevano danneggiato irrimediabilmente la sua glottide".

E continua a raccontare: "Se ne è andata all'ombra del mio vecchio ulivo selvatico che guarda a Stromboli. Due giorni fa aveva fatto una passeggiata con Lucio e Nina, i miei due giovani asini, condotta da Carmelo e Sarah. Speravamo di avere più tempo per farle godere il dolce far niente, il passeggiare senza lavorare, solo per andare alla ricerca di un po' di erba fresca.  Se ne è andata adagiata su un fianco, muovendo a sincrono le sue gambe come se corresse chissà dove. Buona corsa, Camilla".

L'asinella Camilla al trasferimento al porto di Sottomonastero era stata accolta con una grande festa.

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