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Omicidio o suicidio? Tutte le ipotesi dopo l'autopsia di Viviana Parisi

Viviana Parisi

Proseguono le indagini sulla morte di Viviana Parisi. Ieri si è svolta l'autopsia ed Elena Ventura Spagnolo, perito della Procura di Patti che ha eseguito l’autopsia, non esclude nessuna ipotesi: "Al momento non possiamo escludere nulla, perché le lesività sul corpo che abbiamo rilevato possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili. Abbiamo dei dati che vanno studiati e attenzionati. Lavoreremo ad esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte".

Il cadavere, dopo il ritrovamento era nero e presentava morsi su tutto il corpo, in avanzato stato di decomposizione, col volto sfigurato, e non si può escludere neanche che si sia lanciata dal traliccio dell’energia elettrica, ai piedi del quale è stata ritrovata. Potrebbe infatti essere stata investita in pieno volto da una scarica elettrica, poi sarebbe precipitata. Una scarpa è stata trovata ai piedi del traliccio, sotto sequestro, l’altra in un cespuglio.

"Secondo quanto è emerso ieri dopo l’autopsia- dichiara l’avvocato Pietro Venuti che difende la famiglia Mondello - e visto che le ricerche proseguono a Caronia e Sant'Agata di Militello negli stessi punti degli altri giorni riteniamo che l’ipotesi che si sta perseguendo sia quella del suicidio di Viviana. Tra l’altro le fratture e le ecchimosi sono compatibili con una caduta dall’alto, ad esempio il pilone vicino al quale è stata ritrovata. Sono solo mie ipotesi, saranno gli inquirenti a fare chiarezza nei prossimi giorni".

Il corpo giaceva supino a circa 2 km dal luogo in cui ha avuto l’incidente sull’A20 con un furgone, nessuna pista è esclusa dagli inquirenti. Proseguono senza sosta le ricerche del bambino di 4 anni, si cerca ovunque e anche in questo caso nessuna ipotesi è esclusa dai soccorritori e dagli inquirenti, neanche che possa essere stato portato via da qualcuno.

Gli investigatori non sono ancora riusciti a stabilire con certezza se Gioele fosse con la madre al momento in cui la donna avrebbe scalvato il guardrail, dopo il lieve incidente, neanche gli stessi operai presenti, sentiti dagli investigatori, hanno fugato questo dubbio.

Sono omicidio volontario e sequestro di persona i reati per cui la Procura di Patti, guidata dal procuratore capo Angelo Cavallo, un tecnicismo che consente di avere maggiore margini di manovra nelle indagini. Il fascicolo è a carico di ignoti, al momento nessun indagato. Per la Procura pattese, infatti, tutte le piste sono aperte e non ci sono al momento ipotesi privilegiate.

Le immagini delle telecamere visionate al momento non hanno ripreso mamma e figlio a Sant'Agata Militello, ma si continuano ad acquisire altre registrazioni.  "Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli", ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell'inchiesta.

Si cerca anche a Sant’Agata Militello, con droni e cani molecolari. Le indagini, coordinate dal vicequestore Gaetano DI Mauro, di concerto con la squadra Mobile di Messina, seguono tre ipotesi i per colmare il buco nero di 22 minuti. Viviana sarebbe stata immortalata dalle telecamere in entrata al casello alle 10:30 ed in uscita alle 10:52. Che cosa avrebbe fatto in questo lasso di tempo? Si sarebbe vista con qualcuno?

Gli agenti di polizia stanno visionando altri filmati, per vedere se la donna sia entrata nel centro del paese. Dalla piazzola di sosta avrebbe poi potuto procedere verso le campagne e zone collinari santagatesi o proseguire verso il vicino Comune di Acquedolci, percorrendo la statale 113 ma rientra a Sant’Agata e prosegue sull’A20, fino al momento dell’incidente e poi la misteriosa scomparsa ed il triste epilogo, ma di Gioele nessuna traccia.

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