
Un fantasma, o quasi, per le strade di Lipari. Una storia, finita tragicamente, che ha avuto come sfondo la più grande delle isole Eolie fra l'ottobre del 2008 e il marzo del 2009 e riportata alla luce dalla trasmissione di RaiTre "Chi l'ha visto" nella puntata andata in onda il 9 marzo.
La vicenda è quella di uno sconosciuto, probabilmente straniero, di circa 50 anni, approdato sull'isola nell'autunno del 2008 e che pochi mesi dopo fu trovato impiccato in un casolare abbandonato. In mezzo i racconti degli isolani che parlano di quest'uomo altissimo, magro, sempre vestito con un cappotto nero, un cappello a falde larghe e una valigetta in mano che si aggirava per le vie dell'isola.
Nessuno lo conosceva e nessuno ha mai saputo come si chiamasse o da dove arrivasse ma tutti lo hanno visto per mesi, come un fantasma, appunto, senza parlare con nessuno. Non si sa dove dormisse, di certo non in strutture riconosciute, quindi nessuno ha mai visto un suo documento, né letto il suo nome. Spesso mangiava da "Gilberto e Vera", una paninoteca, poi sparì anche da lì.
Una volta, il 6 gennaio del 2009, fu sorpreso dal proprietario di una casa che normalmente nei mesi estivi veniva affittata ai turisti. L'uomo misterioso si era rifugiato in quella villetta disabitata e quando il padrone di casa lo trovò lì, l'ospite scappo via quasi spaventato, limitandosi a scusarsi in inglese: "Sorry, sorry". Il proprietario della villetta lo immortalò con un video, l'unica immagine disponibile dell'uomo.
Da quel giorno passano due mesi senza notizie. Fino al 19 marzo quando una donna, durante una passeggiata con il suo cane, lo trova in una casa abbandonata: c'era il corpo privo di vita di quell'uomo sempre vestito di nero, si era ucciso, impiccandosi.
Sparita la immancabile valigetta nera, che forse poteva aiutare a svelare l'identità di quel "fantasma" rimasto a Lipari per meno di sei mesi e lì ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita. Indossava i soliti abiti e in tasca aveva solo un piccolo dizionario.
Per lungo tempo la sua tomba al cimitero sull'isola era coperta da una lapide con sù scritto: "Sconosciuto impiccato".
5 Commenti
Saverio
11/03/2022 13:43
Ma nessuno gli ha chiesto se avesse bisogno di un posto per dormire? Uno può anche non parlare ma , se una volta ha chiesto scusa in inglese, non era sordomuto ma restio a comunicare. Una volta trasferirsi in terre lontane era anche un modo per ricominciare una nuova vita, sia dopo avere commesso un delitto che in preda al mal d' essere. A me sembra probabile che gli fossero finiti i soldi e fosse in crisi, chissà che freddo avrà patito a dormire in case, magari senza acqua e luce, e mangiando cosa poi? Mi viene il dubbio che non potesse più permettersi nemmeno quel panino. L' incomunicabilità non è un buon segno.
Piotr
11/03/2022 15:29
Vorrei trovarmi per dieci secondi (solo dieci secondi - per carità...) nella testa di chi ha commentato con il pollice verso una riflessione di assoluto buon senso e umanità. Che tristezza...
Vincenzo
11/03/2022 16:03
In Italia si aiutano solo gli extracomunitari, se fosse stato africano, Caritas e strutture affine, lo avrebbero inondato di attenzioni.
Pippo
12/03/2022 12:30
Poveraccio!
Marco Giordano
15/03/2022 11:58
Strano , molto strano che le forze dell ordine non abbiamo preso alcuna informazione sull individuo