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Messina, una condanna e tre assoluzioni per le ex navi Ngi ancora sequestrate

L’accusa era stata di presunta truffa nella gara di trasporti marittimi indetta dalla Regione nel 2015

Una condanna e tre assoluzioni per le carenze nelle navi ex Ngi che garantivano i collegamenti marittimi da e per le isole di Sicilia.
La sentenza è stata emessa al tribunale di Messina dal giudice Adriana Sciglio.
L’ex amministratore della società Ngi Sergio La Cava è stato condannato a due anni (pena sospesa), mentre sono stati assolti perché il fatto non sussiste Vincenzo Franza, presidente di Caronte&Tourist Isole Minori, Edoardo Bonanno, amministratore delegato e Luigi Genghi, consigliere e amministratore della ex NGi che hanno ottenuto anche la prescrizione.
La società Caronte ha avuto una penale per le quote equivalenti a 70 mila euro e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Gli avvocati difensori sono stati Alberto Gullino, Carmelo Peluso, Antonio Roberti, Francesco Bertolotta, Marta Lafranconi.
L’accusa era stata di presunta truffa nella gara di trasporti marittimi indetta dalla Regione nel 2015. Cinque anni dopo vi fu il sequestro della navi “Pace”, “Caronte” e “Ulisse” per carenze strutturali e di sicurezza e di conseguenza non sarebbero stat adeguate al trasporto di disabili.
L’ex Ngi successivamente venne assorbita dalla Caronte&Tourist. Dallo scorso anno sono ancora sequestrate tre navi ex Ngi, nonostante siano state messe in sicurezza.

E diventano quattro con la "Nerea" che dopo l'incidente al marittimo è ancora "bloccata" nella banchina di Sottomonastero a Lipari.
I quattro sindaci eoliani hanno scritto anche al presidente Renato Schifani per i continui disagi che giornalmente si vivono nei collegamenti per l'invasione di turisti che si registrano nelle isole Eolie.

Foto notiziarioeolie.it

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