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Stromboli, dopo l'allerta rossa arrivano i divieti per turisti ed escursionisti

Il sindaco Riccardo Gullo ha vietato l’approdo per ragioni di sicurezza ai vaporetti

A Stromboli dopo l’allerta rossa per l’eruzione del vulcano arrivano i primi provvedimenti. Il sindaco Riccardo Gullo ha vietato l’approdo per ragioni di sicurezza ai vaporetti carichi di turisti ed escursionisti che arrivano dalla Calabria, dalla costa siciliana e anche dalle altre isole delle Eolie. I centri di competenza dell'Ingv e della Protezione civile hanno rilevato un nuovo consistente trabocco lavico, accompagnato da rotolamento di materiale incandescente e frane visibili dal centro abitato e dopo una videoconferenza tecnica straordinaria, il dipartimento nazionale della Protezione civile, ha disposto il passaggio di allerta da arancione a rosso. Dal punto di vista operativo, si è passati da un livello di «attenzione» al livello di «preallarme». Le imbarcazioni sono state allontanate dalla linea di costa e le escursioni al vulcano al momento sono sospese. È giunta sull’isola una squadra di vigili del fuoco per monitorare l’incendio che era divampato a Forgia Vecchia e che è stato spento.

Il Comune ha attivato il centro operativo comunale

«Prevista una nuova videoconferenza con la Protezione civile nazionale - dice il sindaco Gullo - per aggiornarsi sull’andamento della situazione, mentre una delegazione della Protezione civile regionale è già arrivata a Stromboli.La popolazione sarà tenuta costantemente aggiornata, sia rispetto all’evoluzione dei fenomeni in corso, sia relativamente alle precauzioni che verranno adottate per ridurre al minimo tutti i rischi possibili e proseguire le nostre normali attività».

I vulcanologi

L'Ingv di Catania nell’ultimo bollettino ha segnalato che «si sono verificati numerosi altri flussi lungo la Sciara del fuoco, il più importante dei quali si è propagato in mare per diverse centinaia di metri. Prosegue l’attività effusiva dalla bocca posta a 700 metri sul livello del mare, che appare ben alimentata. Dalla Sciara del fuoco continua a sollevarsi una colonna di cenere che raggiunge l'altezza di circa 2000 metri sul livello del mare». Dopo l’incremento di ampiezza, il segnale sismico si è mantenuto su livelli molto alti, pur se con delle fluttuazioni. Un picco di ampiezza è stato registrato in corrispondenza del flusso piroclastico di cui sopra. «Dall'analisi delle deformazioni del suolo – dicono i vulcanologi - si evidenzia come gli spostamenti centimetrici indicati alle stazioni della rete Gnss ad alta frequenza siano in gran parte rientrati; resta da valutare l'effetto residuo della cenere ancora presente in atmosfera e che si è depositata sulle antenne. Il segnale clinometrico alla stazione Timpone del Fuoco risulta rumoroso probabilmente a causa delle vibrazioni indotte sul sensore dall'alto livello del tremore».
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