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Stromboli, dopo tre giorni l’attività del cratere inizia a ridursi

Sono stati allestiti due punti informativi dove volontari di Protezione civile spiegano i corretti comportamenti da adottare

«L’attività del cratere di Stromboli ha iniziato a ridursi…».  Lo sostiene l’Ingv di Catania nell’ultimo bollettino della giornata.

«Dalla rete di telecamere di sorveglianza e da personale Ingv sul campo – comunica - è stato osservato che il flusso lavico emesso dalla bocca a 510 metri sul livello del mare, sulla Sciara del fuoco, risulta al momento scarsamente alimentato e produce episodici rotolamenti lungo il pendio di materiale che si distacca dal fronte lavico. Si è inoltre osservato un modesto flusso piroclastico che, propagandosi lungo la Sciara del fuoco, ha raggiunto la linea di costa. L’ampiezza media del segnale sismico si è mantenuta su un livello medio e solo sporadicamente si osservano transienti di ampiezza legati a fenomeni gravitativi nella Sciara del fuoco. Non si rilevano variazioni significative sulle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo».

La spettacolare attività dello Stromboli che perdura da 3 giorni, con le sue colate laviche, le esplosioni e il rotolamento di materiale incandescente lungo la Sciara del fuoco, è costantemente monitorato dai centri di competenza composti da vulcanologi e scienziati di ben 4 Università italiane. I parametri dei fenomeni osservati sono stati valutati tutti come molto alti e in buona parte anomali rispetto al trend delle attività eruttive normalmente osservate negli ultimi 20 anni.

Sono stati allestiti due punti informativi (uno al porto e uno in piazza) dove volontari di Protezione civile distribuiscono volantini che spiegano i giusti comportamenti da adottare.

Il sindaco Riccardo Gullo ha attivato il centro operativo comunale che si è riunito oggi pomeriggio a Stromboli. «Insieme alle informazioni scientifiche raccolte – spiega - sono state condivise con la prefettura le misure adottate e quelle su cui ancora lavorare. L’ipotesi evacuazione, circolata sui giornali in queste ore, è tanto remota quanto non desiderata. Discuterne, nel corso di queste riunioni, serve a predisporre le opportune azioni per essere pronti ad affrontare qualunque scenario. E’ un passaggio di pianificazione, anch’esso mirato a rassicurare chiunque volesse, in qualunque momento, lasciare l’isola anche solo per una personale sensibilità ai fenomeni ormai noti a tutti gli strombolani. A conclusione della riunione, si è discusso anche della possibilità di chiedere alla Regione lo stato di calamità naturale».

Domani mattina, 6 luglio, è prevista un’altra riunione del Comitato tecnico operativo: le osservazioni di tutti i parametri di monitoraggio saranno ancora condivise e la situazione nuovamente valutata. Anche in questa situazione particolare, la collaborazione dei cittadini e l’accettazione dello stato di emergenza come esperienza di tutela e di crescita collettiva, servirà a valorizzare l’arcipelago.
Foto notiziarioeolie.it

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