Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Eolie, il vento ha spazzato via tutto: i porti di Vulcano e Lipari sono inagibili e non possono arrivare le navi IL VIDEO

Alle Eolie ora si ha paura pure dei cicloni. Gli eoliani hanno vissuto anche quest'esperienza. Il vento in alcuni frangenti ha raggiunto i 70 chilometri di velocità con montagne di mare che hanno investito le sette isole, danneggiando i porti. Il Sottomonastero a Lipari è inagibile e non potrà arrivare stamattina neppure la nave Nerea. A Canneto è andato distrutto pure il parco giochi dei bambini (nella foto). E nel lungomare ha spazzato di tutto. Panarea, ieri sera dalle 19,30 fino a mezzanotte è rimasta pure senza energia elettrica per un guasto, poi riparato.

A Canneto per circolare si è utilizzato il surf a remi come ha fatto il giovane studente Diego Rizzo o la canoa nella Marina Garibaldi che ancora una volta è stata sommersa dalla violentissima mareggiata. Vittorio Pavone, operatore turistico per raggiungere nel vicolo la sua casa si è dovuto togliere le scarpe alzare i pantaloni e camminare a piedi scalzi.

«Col cambiamento climatico le isole scendono e il mare sale» ha detto Marco Anzidei, ricercatore dell'Ingv di Roma.

Le Eolie sono indifese. Non hanno protezione. Anche il porto di Lipari, l'isola più grande, non è sicuro. La super nave Nerea della Siremar che ieri è stata l'unica in mezzo ai cavalloni di quattro metri che è partita da Milazzo per raggiungere Vulcano (ma non ha operato), Lipari rischiando di finire per il vento pazzesco sul pontile degli aliscafi - come nel porto di Levante anni fa era accaduto ad un altro traghetto di sbattere sul pontile - Rinella e far ritorno nella città del Capo.

«Eppure - dicono in coro i lupi di mare dei pescatori con i capelli bianchi - basterebbe allungare le due estremità di Punta Scaliddi e di Pignataro per aver un signor porto sicuro. Pensate se questo mini ciclone si fosse verificato ad agosto, quando la baia scoperta è piena di yacht e barche nei pontili galleggianti, cosa sarebbe potuto succedere».

Sui lavori anche nei porti e di protezione recenti di Ginostra, Lipari, Acquacalda, Canneto, Tenente Mariano Amendola, Porto delle Genti, Vulcano, Stromboli, Filicudi, strutture tutte danneggiate, si lanciano accuse pesanti.

«Non ci devono essere scusanze ne tanto meno giustificazioni - racconta Stefano Bonica, isolano di Filicudi - per i danni al molo a causa della forza del mare, per l'esposizione del molo a nord est che tutti sappiamo, la furia del mare con quanta forza si abbatte in quel punto, con quanta violenza, ed e per questo motivo che quel tipo di lavoro non andava fatto, così com'è stato fatto. Ne tanto meno andava usato qul tipo di materiale. Quelle mattonelle vanno bene per allestire le piazze. La pavimentazione del molo andava allestita con blocchi di pietra lavica concatenati tra loro. Soldi e tempo buttati».

Come accaduto a Canneto. Muraglione rifatto e quasi tutto sventrato o nel porto di Vulcano dove il mare ha investito l'area portuale penetrando anche in un bar. «Oggi si farà il punto con ricognizione dei tecnici per i danni - dice il dirigente del Comune di Lipari, Mirko Ficarra - e posso già dire che sono enormi. Incaricata la ditta Elian Service per aprire dei varchi a Canneto per autorizzare la circolazione. E andremo sempre avanti nell'emergenza continua».

Stamane Lipari sarà isolata per l'inagibilità di Sottomonastero dopo una ricognizione con la guardia costiera si farà il punto sull'approdo degli aliscafi. Per le navi difficile anche se già a furor di popolo si chiede in questi casi di fare più corse giornaliere per garantire la continuità territoriale da e per Milazzo. Foto e video NotiziarioEolie.it

Caricamento commenti

Commenta la notizia