
«Dopo il mini ciclone e un’attenta ricognizione dei danni valutati in 12 milioni di euro, ho chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale che, se approvato, consentirà di affrontare gli annosi problemi strutturali delle isole».
A parlare è il sindaco di Lipari Riccardo Gullo. Non bastava l’emergenza Stromboli ancora da superare per la messa in sicurezza della vulcanica isola, ora si è anche aggiunta l’emergenza in tutte le isole delle Eolie, Salina compresa.
I danni sono ingentissimi. Danneggiato il porto aliscafi di Lipari, si è provveduto a liberare la zona di Sottomonastero, consentendo alla nave di attraccare a agli aliscafi di operare a Punta Scaliddi.
A Vulcano, dove la mareggiata è «entrata» con violenza, si è prontamente reso agibile uno dei due approdi. L’area è al buio e i passeggeri arrivati ieri sera in aliscafo hanno usato la luce dei telefonini per orientarsi.
Ad Alicudi, dove il pontile risulta non praticabile, oggi si viaggerà con mezzo idoneo all’attracco in testata della banchina. Nell’isoletta danni anche all’elipista utilizzata dall’elisoccorso.
A Stromboli, i due approdi degli aliscafi hanno subito danni alle griglie e, non potendo intervenire nell’immediato per carenza di attrezzature disponibili sull’isola, l’amministrazione ha chiesto e ottenuto per la giornata di oggi una corsa straordinaria della nave di linea. Dai primi giorni della prossima settimana sarà possibile ripristinare i pontili degli aliscafi.
L’ondometro per segnalare onde anomale sotto la Sciara del Fuoco lato Ginostra non esiste più.
A Salina, danni nel lungomare di Lingua che fa parte del Comune di Santa Marina. A Vulcano non mancano le polemiche. Gaia Thoni, imprenditrice dell’isola: «Questo è il risultato del bel asfalto a freddo che hanno messo ad ottobre sul porto per tappare i buchi che è saltato tutto ma proprio tutto. Era meglio se lasciavano i buchi».
«Una lunga giornata e un’interminabile notte per le Isole del Comune di Lipari – racconta Gullo - violente raffiche di vento e una mareggiata straordinaria e dirompente hanno investito il nostro territorio causando seri danni in tutte le isole. Gli eventi, costantemente seguiti dal centro operativo comunale, insediato apposta hanno colpito in maniera particolare tutte le aree portuali e parte degli abitati lungo le coste isolane. Dalle prime luci dell’alba, sono partiti i primi interventi immediati, dando la priorità ai porti per garantire i collegamenti marittimi.
Nel corso di questa lunga giornata, con i tecnici del Comune, e tutte le autorità di protezione civile abbiamo svolto sopralluoghi per valutare la consistenza dei danni, e disposto interventi di rimozione di detriti, ripristino di energia elettrica e assistenza ai cittadini, tutta la comunità ha dato il suo generoso contributo».
L’amministrazione comunale desidera ringraziare tutte le ditte, i volontari di Protezione Civile, le forze dell’ordine, i cittadini e ogni singolo abitante delle 6 isole che, con grande spirito di collaborazione e di servizio, hanno partecipato alla prima «riparazione» dei danni.
A Lipari, in particolare a Canneto, nelle strade più colpite dalla calamità naturale, e accanto ai cittadini che hanno subito danni alle attività o alle proprietà private. E in ogni isola, dove si è intervenuti spontaneamente e generosamente.
«I danni sono molteplici – conclude - ma la ricostruzione è già partita, grazie all’impegno dell’intera comunità. Di fondamentale importanza, adesso, è l’impegno delle istituzioni nazionali e regionali».
Segnali di pace arrivano dal gruppo consiliare d’opposizione: «Rivolgiamo un appello all'amministrazione Gullo – dicono Gaetano Orto e company - assicurando tutto il nostro supporto e la nostra piena disponibilità per collaborare in ogni forma necessaria. Insieme possiamo fronteggiare questa difficile emergenza e garantire che le Eolie tornino alla normalità nel più breve tempo possibile. Se ci sono stati errori e negligenze se ne parlerà al momento giusto. Oggi, riteniamo indispensabile mantenere un clima di unità e collaborazione».
Foto notiziarioEolie.it
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