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I cantieri di lavoro non partono, pronta una class action

MESSINA. Due anni di attese per tre mesi appena di lavoro. È la conclusione «scandalosamente vergognosa» che la vicenda degli ex cantieri di servizio (o più comunemente scuola) ha assunto ormai a Messina, azzerando anche le minime speranze dei circa 800 disoccupati, utilmente inseriti in graduatoria, di ricevere una chiamata di avvio al lavoro.

Una «gigantesca bufala» dall’origine poco chiara e sulla quale secondo il consigliere comunale, Libero Gioveni, occorrerebbe a tutti i costi fare chiarezza, attivando una class action pubblica contro i responsabili. «Le ragioni del mostruoso ritardo - dichiara - purtroppo non sono ancora note se per responsabilità dell’amministrazione o per negligenze della Regione. L’avvio dei cantieri di servizio, in città, avrebbe potuto e dovuto rappresentare una boccata di ossigeno in un periodo di forte crisi economica e occupazionale».
Ottocento disoccupati sono stati «beffati e danneggiati» nel sacrosanto diritto al lavoro, avendo come unica colpa quella di essere iscritti nelle liste di disoccupazione messinesi dove i cantieri servizio non sono ancora partiti. Un «danno di non poco conto»

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