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Le Ferrovie promettono: «Treni a 200 chilometri orari sulla Palermo-Messina-Catania»

Vera Fiorani con il sottosegretario Giancarlo Cancelleri al porto di Messina per l'inaugurazione del traghetto

«Con i fondi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, dovremmo essere in condizione di realizzare la linea ferroviaria Palermo-Messina-Catania in cinque-sei anni con treni che viaggeranno ad una velocità di 200 chilometri orari». Lo ha detto Vera Fiorani, amministratore delegato e direttore generale Rfi durante l’inaugurazione della nave Iginia al porto di Messina.

«Inoltre - ha proseguito Fiorani - stiamo lanciando una gara per un’altra nave green nello Stretto che sarà interamente ibrida e che abbiamo commissionato ad una società spagnola. C'è qualche problema su questa aggiudicazione e stiamo valutando se confermarla o meno. E poi abbiamo lanciato la gara che è in corso per tre navi veloci green della controllata di rete Blue jet. Stiamo realizzando infine nelle stazioni dello Stretto - Messina Centrale, Messina Marittima, Villa San Giovanni e Reggio Lido - un piano di investimenti estremamente importante che le riqualificherà . La fondazione di ferrovie creerà anche hub museo in quella bellissima struttura dove ci sono mosaici artistici alla stazione Marittima di Messina».

Gli investimenti per migliorare l’attraversamento dello Stretto fanno parte degli interventi di potenziamento e miglioramento delle infrastrutture e della mobilità che riguarderanno la Calabria e la Sicilia. Nel complesso (considerando l’insieme delle risorse del Pnrr, del Pnc, dell’ultima Legge di Bilancio e dell’anticipazione del Fondo Sviluppo e Coesione), su un totale di investimenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili previsti nei prossimi anni pari a circa 104 miliardi di euro, per la Calabria gli investimenti ammontano a quasi 7 miliardi di euro, una cifra analoga a quella destinata alla Sicilia.

Tali interventi comprendono quelli per l’alta velocità (Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria), le ferrovie regionali e i porti, il rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico locale, il potenziamento della mobilità ciclistica, il rafforzamento delle Zone economiche speciali (Zes), il miglioramento di strade provinciali, ponti e viadotti, l’edilizia residenziale pubblica e la rigenerazione urbana.

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