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Rimosso l'ingegnere capo del Genio Civile, polemiche a Messina

Gaetano Sciacca è in ferie forzate fino al 17 novembre. Negli anni ha lottato contro appalti e strade da lui ritenute pericolose, mettendosi contro i costruttori e venendo bollato come un signor "no"

MESSINA. Polemiche a Messina per la rimozione dell'ormai ex ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, rimasto senza incarico perché anche quello all’Urega non si è concretizzato. Il diretto interessato ne ha per tutti: contro la Regione che lo ha destituito e contro l’Ordine degli Ingegneri che lo accusa. Rivendica la bontà del suo operato all’insegna della messa in sicurezza e della protezione del territorio, soprattutto con le opere realizzate a Giampilieri e nelle zone limitrofe. Intanto Sciacca è in ferie “forzate” fino al 17 novembre, in attesa di un incarico che chissà quando arriverà.

Si disse che sarebbe stato trasferito all'Urega, l’ufficio regionale per le gare d’appalto, ma al momento questa nomina non c’è e desta sempre maggiori perplessità. Sciacca è sempre stato considerato un personaggio "scomodo" nel sistema degli appalti di Messina: con i suoi allarmi e con le sue obiezioni, ha bloccato la costruzione di stradi e palazzi, e questo, evidente, ha fatto storcere il naso a molte persone. Bollato come un «Signor No», l’ex capo del Genio civile è intervenuto in realtà sulle aree di maggior pericolo come Scaletta Marina o Giampilieri, devastate dalle alluvioni con 37 morti del 2009, con rara efficienza, come riconosciuto da tutte le associazioni ambientaliste. C'è stato anche un appello a lasciare l’ingegnere dove stava firmato da 23 associazioni e da vari sindaci, in testa quello messinese, Renato Accorinti. Appello che, fino ad ora, è caduto nel vuoto.

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