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Il Ponte sullo Stretto di Messina: c'è già il primo cronoprogramma

Una elaborazione grafica del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, tratto dal sito www.projectmate.com

«Non abbiamo messo da parte il Ponte sullo Stretto, abbiamo affidato a Rfi lo studio di fattibilità per analizzare i diversi aspetti. Rfi ci ha mandato un primo cronoprogramma, ne stiamo parlando in maniera tale da procedere prima possibile all’avvio dello studio di fattibilità». Lo ha detto Enrico Giovanni, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile all’inaugurazione della nave Igina della Ferrovie dello Stato. «Il governo è aperto - ha aggiunto - bisogna vedere la fattibilità, i costi e gli aspetti tecnici. Speriamo prima possibile di offrire al Parlamento tutti gli elementi possibili per prendere una decisione».

Il ministro ha spiegato di avere «annunciato mesi fa l’avvio di un progetto molto concreto sui tempi di attraversamento nello Stretto, creando un team di lavoro tra ministero e amministratori locali per capire come migliorare la navigazione dello Stretto. Analizzeremo tutti i vari aspetti nel rispetto - ha aggiunto - del vincolo di bilancio e delle regole europee per rendere fattibile il progetto».

I segretari generali di Cgil e Uil Messina, Giovanni Mastroieni e Ivan Tripodi, e i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti, Carmelo Garufi e Michele Barresi, hanno consegnato una lettera aperta dei lavoratori Blu Jet da due anni impegnati nella vertenza per il riconoscimento del contratto delle attività ferroviarie. «Siamo alla vigilia dell’undicesimo sciopero proclamato per il prossimo 19 marzo - dichiarano Cgil e Uil Messina - senza avere avuto dall’azienda pubblica Rfi alcun riscontro alle numerose richieste di incontro avanzate in questi anni e per questo abbiamo voluto sollecitare il Ministro a farsene promotore. L’arrivo di una nuova nave è di certo un fatto positivo - concludono Cgil e Uil - ma nello Stretto di Messina servono subito regole certe per i naviganti e il rispetto dei diritti dei lavoratori che ancora rivendichiamo reputando la situazione ancor più grave visto che la controparte è un’azienda pubblica».

C'è spazio  poi per rispondere a una polemica: dal ministero spiegano che Giovannini non ha discriminato alcuna organizzazione che aveva richiesto di essere ascoltata durante la sua visita. «Numerosi impegni istituzionali hanno escluso incontri a margine, ma il ministro ha ricevuto la documentazione dalle associazioni e la esaminerà con attenzione», viene precisato. Era stata Matilde Siracusano, deputato messinese di Forza Italia a dire che Giovannini «non ha trovato il tempo per incontrare alcune associazioni pro-ponte» e che «alla cerimonia di inaugurazione della Iginia i parlamentari di Forza Italia sono stati gli unici esclusi. Tutti gli altri rappresentanti dei movimenti politici hanno ricevuto formali inviti. Per gli azzurri, invece, deputati nazionali e regionali, neanche una mail».

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