Divampa la polemica sul sessismo nella campagna elettorale in corso a Messina. Sotto accusa l’ex sindaco Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione, dopo alcuni commenti nei riguardi della parlamentare messinese Matilde Siracusano, già designata vice sindaco in caso di vittoria di Maurizio Croce. Le affermazioni di De Luca verso la deputata di Forza Italia, che secondo l’ex primo cittadino avrebbe fatto carriera non per abilità politica, lasciando intendere un altro genere di favori, hanno scatenato una valanga di reazioni, poiché le sue parole sono state ritenute offensive e sessiste.
L'attacco di De Luca
In una delle sue consuete dirette Facebook, De Luca rivolgendosi alla parlamentare, con la quale fino a pochi mesi fa condivideva la battaglia per lo sbaraccamento, ha detto: «Sei stata messa in un collegio blindato a Bagheria. Candidati in Consiglio comunale come sto facendo io, vediamo quanti voti prendi. Perché non fai la capolista come faccio io, così ci sfidiamo in città. Tu che non rappresenti Messina, che sei stata blindata in un collegio non si sa per quale motivo». Un attacco prolungato quello dell'ex sindaco. «Con tutto il rispetto - ha aggiunto - tu prima di diventare deputato eri un mister nessuno. In Forza Italia i collegi blindati si danno per un determinato motivo: spiega alla città perché hai avuto questo collegio blindato a Bagheria. Per quali meriti? Sei stata consigliere comunale, sei stata assessore, sei stata sindaco, che c.. sei stata in passato? Io lo so, ma aspetto che lo dica tu, quali erano i tuoi rapporti e le tue relazioni».
La difesa dei 4 candidati assessori
Parole dal significato inequivocabile, che hanno scosso il mondo politico. Piena solidarietà alla deputata in corsa con Croce sindaco, candidato del centrodestra, è stata espressa dai compagni di partito. «Cateno De Luca - affermano, in una nota, gli assessori designati di Croce, Antonio Barbera, Giuseppe Grazia, Francesco Rella e Santi Trovato - ha attaccato in modo scomposto e inaccettabile Matilde Siracusano, deputata nazionale di Forza Italia e assessore designato della prossima giunta comunale di Messina, guidata da Maurizio Croce. Durante una diretta Facebook, De Luca insulta pesantemente la deputata Siracusano, ammiccando con gravissimi gesti sessisti, insinuando ripugnanti volgarità e, come se non bastasse, condendo il tutto con mezze frasi, avvertimenti e toni tipici del linguaggio mafioso». I quattro aggiungono: «Quale sarebbe, ad opinione di De Luca, la colpa di Matilde? Forse essere una donna, anche di bell'aspetto, che dunque nella visione stucchevole dell’ex sindaco avrebbe scalato le vette della politica nazionale attraverso supposti favori sessuali? Questo, in sintesi, il messaggio chiave - abominevole - del “ragionamento” fatto da un ex sindaco ormai totalmente fuori controllo. Un passaggio - l’ennesimo di una lunga saga - semplicemente deplorevole e imbarazzante, che condanniamo con nettezza e con determinazione. All’amica Matilde Siracusano va tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà. Quanto a De Luca, non ci resta che prendere atto, ancora una volta, della “statura” umana di una persona costretta, dalla sua patetica e smisurata ambizione, ad offendere una donna per darsi un tono e delegittimare l’avversario politico», concludono.
I colleghi di Forza Italia
Forza Italia si schiera compatta con Matilde Siracusano. «C'è un limite invalicabile - scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale del partito - in ogni campagna elettorale. A Messina c'è qualcuno che lo ha superato, rivolgendo volgari accuse sessiste a Matilde Siracusano. Forza Italia è solidale con Matilde». «Sono vicina a Matilde Siracusano - scrive su Twitter Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale - e stufa di sentire insulti sessisti rivolti a ogni donna che si conquista un posto di rilievo. Questo malcostume deve finire». Il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini esprime «vicinanza a Matilde, vittima di un inaccettabile attacco sessista. Evidentemente - aggiunge - le donne in politica spaventano». «Miserabili - afferma Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione - gli attacchi sessisti alla nostra bravissima Matilde Siracusano, persona di valore e di spessore. Avanti a testa alta, cara Matilde, “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”. Volgarità e violenza vanno rispedite al mittente con fermezza». Per il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, «la Siracusano è un importante esponente politico del nostro partito, preparato e serio. Per questo gode della stima di tutti. Risultano risibili e volgari le considerazioni pronunciate dall’ex sindaco De Luca». «Il fatto che un ex sindaco e ora candidato alla presidenza di una Regione - commenta Claudia Porchietto, vicepresidente dei deputati di Forza Italia - non sia in grado di dibattere sul merito delle cose con una parlamentare della Repubblica già si commenta da solo. Se per confrontarsi, Cateno De Luca ha bisogno di fare allusioni indecenti allora la cosa diventa inqualificabile. Matilde Siracusano oltre che un’amica è una parlamentare giovane, competente e appassionata. De Luca si vergogni del suo comportamento e chieda scusa. Matilde, sono certa, tirerà dritta per la sua strada non curandosi dei commenti di un soggetto del genere».
Il sottosegretario alla Difesa e deputato forzista Giorgio Mulè, siciliano, scrive: «Un educatissimo baciamano alla Siracusano, nel giorno dell’ennesimo e volgare attacco sessista che subisce da quando è in Parlamento». Un altro parlamentare siciliano, il senatore di Forza Italia ed ex presidente del Senato Renato Schifani, dice che «la lista di frasi sessiste, insinuazioni inaccettabili e violenze verbali che Cateno De Luca ha rivolto contro Matilde Siracusano sono emblematiche di una intollerabile mancanza di cultura politica e di rispetto istituzionale. Alla collega Siracusano va tutta la mia solidarietà e l’esortazione a continuare il suo prezioso impegno per Messina, per la Sicilia e per il Paese». Un'altra siciliana, Gabriella Giammanco, vicepresidente di Forza Italia in Senato e portavoce azzurra in Sicilia, offre la propria «solidarietà a Matilde Siracusano per i vergognosi insulti sessisti che le sono stati rivolti. Toni inaccettabili da chi fra l’altro ricopre una carica istituzionale come il sindaco De Luca». «Ho ascoltato il delirante comizio via Facebook del sindaco di Messina Cateno De Luca - interviene la deputata Giusy Versace, responsabile dei dipartimenti Sport, Pari opportunità e Disabilità di Forza Italia - e non riuscivo a credere alle mie orecchie, per la quantità di volgarità sessiste, condite anche da incommentabili gesti, insinuazioni, minacce e ingiurie rivolte alla collega Matilde Siracusano. De Luca questa volta ha varcato il limite di ogni possibile tollerabilità e decenza umana ancorchè istituzionale». Versace aggiunge di essere «a fianco dell’amica e collega Matilde Siracusano, con cui quotidianamente condivido le battaglie per le pari opportunità e contro la violenza sulle donne dentro e fuori il Parlamento. A lei il mio abbraccio più grande e l’invito a procedere con la determinazione di sempre».
«Un abbraccio a Matilde Siracusano. Non saranno certo degli squallidi attacchi sessisti a fermare l’ottimo lavoro che stai facendo in Parlamento e nel tuo territorio!», scrive su Twitter la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini. Il presidente dei senatori forzisti, Anna Maria Bernini, twitta: «Cateno De Luca, un po’ di vergogna? Matilde, sei mitica». Solidarietà anche da Licia Ronzulli, vice presidente del gruppo azzurro al Senato: «Una collega di valore che non si lascerà di certo spaventare da un maschilismo fuori tempo». «Trovarsi a commentare le solite allusioni sessiste ai danni di una donna che fa politica nel nostro partito è deprimente. Da donna, da militante e parlamentare di Forza Italia e da amica voglio esprimere la mia solidarietà a Matilde Siracusano per le riprovevoli parole dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca. Sono volgarità che squalificano chi le ha pronunciate, ma che non scalfiranno la tenacia e l’impegno per la sua terra che caratterizzano quotidianamente l’attività politica di Matilde Siracusano», dichiara in una nota Maria Spena, deputata di Forza Italia. Per l'altro deputato forzista Andrea Mandelli, Matilde Siracusano è «vittima di un violento attacco sessista che qualifica, o meglio squalifica, colui che lo ha lanciato. Il saggio di volgarità offerto dall’ex sindaco di Messina De Luca non scalfirà certo l’impegno di Matilde per la città e per tutto il Paese». «Siamo nel 2022 ma a sentire De Luca non si direbbe: la sua concezione delle donne, e del loro impegno politico, è l’emblema di un sessismo terrificante che va combattuto con fermezza», scrive su Twitter la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.
Il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, e presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, sottolinea che «dispiace leggere di alcune accuse gratuite rivolte dall’ex sindaco di Messina nei confronti dell’onorevole Matilde Siracusano, che in questi anni si è contraddistinta per il suo proficuo lavoro di parlamentare nazionale a favore della comunità siciliana e messinese in particolare». Scende in campo anche il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, anche lui di Forza Italia: «Le dichiarazioni irresponsabili e discriminatorie di De Luca sull'on. Matilde Siracusano - sbotta - sono indegne di qualsiasi esponente politico. Il confronto elettorale non può giungere a queste ripugnanti offese, se ha un minimo di pudore dichiari la sua indegnità politica e si ritiri, l’unica cosa seria che può fare». «Indigna che un uomo che ha rappresentato le Istituzioni e vorrebbe ancora rappresentarle - dice la deputata forzista siciliana Stefania Prestigiacomo - possa scadere a tali bassezze, additando le scelte politiche in tema di candidature compiute da Forza Italia e dal presidente Berlusconi. Mi auguro si scusi al più presto».
La replica di De Luca
L’invito di Stefania Prestigiacomo cade nel vuoto. Anzi, dopo avere letto la valanga di reazioni, De Luca rilancia: «I paladini nazionali del Bunga Bunga mi accusano di sessismo, sembra assurdo, ma è accaduto. Agli onorevoli Mulè, Tajani, Schifani e quanti altri sono stati sollecitati a scomodare i loro uffici stampa per lanciare ridicole accuse nei miei confronti, faccio osservare che una persona semplice come me che viene dalla campagna, quando fa riferimento ai salotti, pensa a luoghi in cui le persone si incontrano per fare due chiacchiere e non per fare altro». De Luca parte da lontano: «Avendo iniziato la mia carriera politica dal Consiglio comunale di un piccolo centro - aggiunge - mi hanno sempre incuriosito le scorciatoie che consentono a uomini e donne di alcuni partiti politici di essere catapultati nel Parlamento nazionale o regionale senza aver mai potuto dimostrare alcuna abilità politica o capacità amministrativa. Non comprendo perché ogni qualvolta, infatti non è la prima, pongo tale quesito su questa deputata messinese anziché darmi risposta la si butta in caciara».
«Quanto alle accuse di sessismo - prosegue Cateno De Luca - non c'è niente di più assurdo e infondato. Il pubblico, a quanto pare vasto delle mie dirette, mi ha sempre sentito dire che non sopporto coloro che, senza distinzione di genere, vogliono fare carriera “sculettando” o “scodinzolando” davanti al potente di turno. Io sono tra coloro che hanno sempre premiato il merito come ho già dimostrato da ex sindaco di Fiumedinisi, Santa Teresa e Messina e ovunque abbia avuto ruolo di responsabilità. Ai nuovi compagni di viaggio messinesi dell’onorevole Matilde Siracusano ricordo che sono stati loro a mortificarne l’attività svolta sul territorio con insensate scelte sui candidati alla presidenza dei quartieri. Dovrei forse accusarli di machismo? Respingo quindi i tentativi di strumentalizzare le mie affermazioni per non rispondere al quesito che invece ripropongo: quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di candidare l'onorevole Matilde Siracusano nel collegio blindato di Bagheria? Attendo ancora una risposta, magari dai frequentatori di certe cene eleganti che certamente non sono sessisti».
Fratelli d'Italia
La vicenda diventa terreno di confronto politico nel centrodestra. «Tutti condannino in modo unanime, soprattutto chi come la Lega a Messina ha scelto di sostenere persone vicine a De Luca», commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, facendo riferimento all'appoggio offerto dal deputato leghista Nino Germanà al candidato sindaco sostenuto da De Luca, Federico Basile.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia