
Ora il dibattito è diventato uno scontro. Il ministro della Giustizia passa al contrattacco delle critiche mosse negli ultimi giorni dall’Associazione nazionale magistrati al suo progetto di riforma. Il dito del Guardasigilli è puntato contro il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia: «Se il rappresentante di un sindacato di magistrati, prima che fosse noto il testo del disegno di legge, pronuncia tutta una serie di critiche severissime», allora, «secondo me in corretto italiano significano interferenze», tuona Nordio durante la sua partecipazione al festival Taobuk di Taormina. Ribadendo che «l’interlocutore istituzionale del governo e della politica non è il sindacato, ma il Csm».
Inevitabile, dopo qualche ora, la reazione del diretto interessato: «I magistrati e l’Anm, che ne ha da oltre un secolo la rappresentanza, hanno non solo il diritto ma anche il dovere di prendere parola, per arricchire il dibattito sui temi della giustizia - replica Santalucia -. Perché in tal modo ampliano il confronto e contribuiscono, con il loro punto di vista argomentato e ragionato, a migliorare ove possibile la qualità delle riforme. Questa è l’essenza della vita democratica».
Sul tema è intervenuto anche il vicepremier Antonio Tajani: «Forza Italia vuole che si raggiunga un accordo complessivo per la riforma. La decisione adottata dal Consiglio dei ministri l’altro giorno va nella giusta direzione, ma è una tessera del grande mosaico. Ora bisognerà andare avanti con la separazione delle carriere, cioè portare a compimento quello che era il disegno di Silvio Berlusconi».
Al centro delle polemiche c’è soprattutto la misura della cancellazione dell’abuso di ufficio: «Era ed è ancora un reato così evanescente che complica soltanto le cose senza aiutare minimamente, anzi ostruendo le indagini perché intasa le procure della Repubblica di fascicoli inutili disperdendo le energie verso reati che invece dovrebbero essere oggetto di maggiore attenzione», insiste Nordio, che si lancia in un esempio: «Sapete quanto costa un processo penale? Sapete quanto è costato il processo fatto a suo tempo contro Andreotti che è finito nel nulla? È costato un miliardo di lire alla parte soltanto per fare le fotocopie».
Dunque, la lotta alla corruzione «non si fa con le armi penali», va combattuta anche «con la semplificazione normativa» e i presìdi istituiti in questo senso non hanno funzionato abbastanza. Non manca una sferzata del ministro sugli «errori giudiziari»: quelli su cui «nessuno ha detto niente e la magistratura continua a essere autoreferenziale, dicendo che questa è la loro indipendenza e la loro autonomia».
Il riferimento è anche politico: «Quando le indagini sono fatte male, compromettono la vita degli individui e addirittura qualcuno viene promosso o eletto in Parlamento dopo anni di lunghe indagini». Poi le polemiche rispedite al mittente delle ex toghe ora nei partiti: «Sia Cafiero De Raho che Pietro Grasso sono entrati subito in politica dopo avere cessato la carica di pm senza il periodo di decantazione che sarebbe necessario. Di nomi ce ne sono tanti. A suo tempo avevo detto che il magistrato non dovrebbe mai fare politica, poi ho ritenuto che dopo cinque anni dalla cessione del mio lavoro in magistratura questa decantazione potesse giustificare il fatto di assumere una carica governativa».
Infine, un annuncio: «Noi interverremo sulle intercettazioni molto più radicalmente. Che questa sia una barbarie che costa 200 milioni di euro l’anno per raggiungere risultati minimi è sotto gli occhi di tutti», conclude Nordio. Ma il coordinamento di Area Dg (Area democratica per la giustizia) insiste: «Così si va verso un diritto diseguale», si tratta di «una precisa scelta di politica criminale che va criticata e contestata con tutti gli strumenti culturali e comunicativi a disposizione della comunità dei giuristi che chiamiamo alla mobilitazione».
Persone:
15 Commenti
garantista
18/06/2023 09:12
W Nordio
marco ferretti
19/06/2023 09:38
W i corrotti ed i corruttibili (mi sembra più adeguato)
Romualdo
18/06/2023 09:25
Voi magistrati dovreste parlare solo nelle aule di Giustizia. Altrimenti lasciate, ripeto lasciate, la toga e vi iscrivete ad un partito politico per candidarvi! Stop.
Caterina Dragotta
19/06/2023 09:23
Romualdo, ma perché lei parla preciso a Salvini vecchio modello?
elo
18/06/2023 09:30
Finalmente un ministro della Giustizia coraggioso.
Confuso
18/06/2023 09:37
Da Berlsconi a Nordio: perenne scontro sulla giustizia in Italia. Certamente Mattarella avrà un gran da fare, ma riconosciendogli la competenza e saggezza mi sento al sicuro.
elo
19/06/2023 22:09
Che illuso! Art. 74. della Costituzione: Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, puo' con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata.
Giovanni
18/06/2023 10:34
sono argomenti delicatissimi che devono essere esaminati in Parlamento e con il coinvolgimento di esperti della materia.
Antonelloz
18/06/2023 11:17
Avanti così ministro,la riforma della giustizia è stata rimandata fin troppe volte ed è essenziale per il futuro del paese
marco ferretti
19/06/2023 14:10
Forse voleva dire per il futuro dei corrotti e di quelli corruttibili
nessuno
18/06/2023 11:19
Come ci deve essere rispetto per le sentenze altrettanto la magistratura non deve interferire nelle scelte politiche e la politica non deve farsi condizionare dalle volonta' della Magistratura . E' semplicemente il rispetto del principio della divisione dei poteri che prevede la tanto evocata costituzione.
Vincenzo
18/06/2023 15:05
Sono d'accordo col ministro Nordio, più libertà nelle decisioni per i sindaci ma l'abuso datti d'ufficio , deve avere anche dei distinguo. Si pensi ad esempio alle parentopoli nelle università e in altri casi. In tali circostanze se provato l'abuso, occorre rafforzare e soprattutto aumentarne le pena.
Lory
19/06/2023 08:18
Ha fatto bene con queste leggi......grazie
Silvio
19/06/2023 10:45
Foraa Nordio, vai avanti
Domenico
19/06/2023 11:35
Certo tanto a loro cosa interessa, basta che fanno l'appello mica pagano loro. Devono pagare di tasca loro.
GIOBE
19/06/2023 13:22
Commentare le leggi una volta che sono in parlamento, è lecito intervenire su quelli che sono i disegni di legge non ancora presentati in parlamento cercando quindi di cambiarli da parte di forze che non sono in parlamento, questa è tentativo di interferenza di un potere (giudiziario) su un altro potere (legislativo).non c'è nessun dovere di intervennto in quanto il parlamento ed il consiglio dei ministri non sono soggetti al controllo preventivo dei loro atti
ser.pi
19/06/2023 16:08
Ma compito dei Magistrati è quelle di parlare sì, ma attraverso le sentenze ed altri provvedimento di natura giudiziaria sulle leggi in vigore.
Elimo
19/06/2023 19:44
Per una delle nazioni piú corrotte d'Europa questa legge ci voleva proprio.
garantista
19/06/2023 22:36
Articolo 27 della Costitruzione: La responsabilita' penale e' personale. L'imputato non e' considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato.