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Da Pd e Allenza Verdi Sinistra un esposto in procura sul Ponte, Salvini: «Si farà e sarà un vanto per tutta Italia»

L'esposto non è stato firmato dal M5S, Schlein: «Vogliamo vederci chiaro». La Società Stretto replica: «Nessun segreto»

Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini esce dalla sede della società Stretto di Messina (Sdm) per il punto stampa, Roma 26 settembre 2023ANSA/MASSIMO PERCOSSI

E il Ponte sullo Stretto finisce in Procura con un esposto di Pd e Alleanza Verdi Sinistra sull’opera infrastrutturale per «mancanza di trasparenza», che innesca lo scontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

«Il partito dei NO è senza vergogna», ribatte. «Il Ponte si farà e sarà un vanto per tutta Italia». A scendere in campo anche la società Stretto di Messina, dopo essere stata tirata in ballo, escludendo che esistano «segreti» e spiegando che la relazione del progettista «è nelle fasi finali di approvazione» ed una volta approvata «sarà resa pubblica insieme a tutti gli elaborati progettuali».
In una conferenza stampa i leader Elly Schlein (Pd), Angelo Bonelli (Verdi) e Nicola Fratoianni (SI) illustrando i motivi dell’esposto hanno affermato che «il governo e la società Ponte sullo stretto non hanno reso pubblici documenti fondamentali per capire l’entità del progetto e le procedure», e che «la relazione sul progetto è stata negata ai parlamentari, adducendo che sono riservati e segreti, eppure impegnano lo Stato per 14,6 miliardi di euro». Per i tre leader «il progetto del Ponte è sbagliato, anacronistico, dannoso e dispendioso». Per questo sostengono «abbiamo deciso di firmare insieme un esposto, per vederci chiaro», come ha sottolineato Schlein.

L’esposto di Pd e Avs sul Ponte non è stato firmato dal leader del M5S, Giuseppe Conte, ma Schlein, Bonelli e Fratoianni hanno spiegato che «il fatto che non ci sia la firma di altri non sta a indicare che non sono con noi in questa battaglia». Interpellato sulla vicenda, a margine di una iniziativa sulla ex Ilva di Taranto, Conte ha espresso la contrarietà del Movimento al Ponte tra Sicilia e Calabria.

«Noi siamo contrari a questo progetto, che non ha senso se non realizziamo le infrastrutture che servono alla Sicilia e alla Calabria e non ha senso in questo momento definanziare tanti progetti, addirittura togliere Fondi di coesione essenziali per lo sviluppo di Sicilia e Calabria, per destinarli ad un’unica struttura che poi sappiamo che non si farà», ha detto il presidente dei 5S.
«Solita sinistra: non riuscendo a vincere politicamente, contro gli avversari cerca l’aiutino dei tribunali», dice il vicecapogruppo della Lega alla Camera, il deputato calabrese Domenico Furgiuele. E all’esposto in procura dei tre esponenti dell’opposizione Salvini ribatte con un post sui social. «Il partito dei NO è senza vergogna: non vincono nelle urne e allora usano i tribunali provando a fermare un’opera che porterà lavoro, sviluppo e crescita per Sicilia, Calabria e tutto il Paese. La sinistra se ne faccia una ragione: il Ponte si farà e sarà un vanto per tutta Italia. Avanti tutta!» ha scritto il vicepremier e ministro.

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