«È un percorso straordinario quello del professore e poi presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un uomo che ha portato avanti un impegno infaticabile, l’esaltazione dei valori democratici e la promozione del bene comune». Lo ha detto la rettrice di Messina Giovanna Spatari all’inaugurazione dell’anno accademico alla quale parteciperà anche il capo dello Stato.
«Quando un presidente della Repubblica - ha proseguito Spatari - fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio. Direi che Messina nello spirito della Conferenza di Messina è sempre più punto di riferimento nell’area euro mediterranea come testimoniato dalla presenza di molti giovani che decidono di frequentare questo Ateneo».
«Intanto per il prossimo anno l’Università consolida con oltre 25 mila studenti la sua posizione.- ha aggiunto -. Quest’anno sono stati aperti nuovi corsi di laurea alcuni dei quali in lingua inglese ci sforzeremo di ampliare l’offerta formativa sempre con uno sguardo al territorio. Agli studenti auguro che siano artifici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro».
Il presidente della Repubblica Sergio nel corso di una lectio magistralis all’università di Messina, sottolinea: «Il processo di integrazione istituzionale tra gli Stati europei ha inizio - come è noto - il
23 luglio 1952, con il Trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, firmato a Parigi il 18 aprile 1951 dai sei paesi Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. L’economia era lo strumento ma il fine del Trattato era la pace, una pace solida e duratura dopo la tragedia delle due guerre mondiali e dei tanti conflitti precedenti».
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