CAPO D'ORLANDO. L’Upea cade per la terza volta su tre in volata avendo come con Pistoia il tiro per andare all’overtime sulla sirena, stavolta con Archie che sull’ultima rimessa è stato fatto andare alla conclusione dall’arco dalla distratta difesa di Roma con la palla purtroppo sputata dal ferro. “Abbiamo poco tempo a disposizione giocando ogni tre giorni per imparare le cose – sottolinea coach Dalmonte –, ma non si può permettere ad un avversario di fare due palleggi senza far fallo sopra di 3 a 5” dalla fine. Così come le 13 palle perse nel secondo tempo più i 2 rimbalzi sui tiri liberi dopo aver avuto un buon impatto e nuovamente fatto bene quando siamo andati anche sopra di 11.
Però complimenti a Capo d’Orlando che ha preparato la gara in maniera perfetta e dovendo fare a meno di due americani, ed ogni singolo giocatore che va a casa sapendo di aver dato tutto”. Ed il pubblico, che fatichiamo a ricordare così caloroso e decisivo, ha apprezzato spingendo i paladini vicini all’impresa dovendo rinunciare all’infortunato Flynn ed alla vigilia di Freeman cui la Fiba non ha rilasciato la licenza A poiché registrato con il passaporto liberiano e con la società avvertita quando non è più stata in grado di rimediare all’ingenuità.
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